Kata Kumbas – le caste dei Dom

Sto cercando di continuare il mio esperimento per provare a fare una partita di Kata Kumbas utilizzando delle regole simil Fighting Fantasy / Dimensione Avventura. Dopo aver delineato alcune regole generali ora sto cercando di adattare le classi orginali di Kata Kumbas per utilizzare le regole di Fighting Fantasy / Dimensione Avventura. In questo articolo parliamo delle caste dei Dom, come riportato nel manuale dell’edizione di Kata Kumbas per Savage Worlds, noti nelle edizioni precedenti come Rom.

In precedenza ho già parlato di come adattare gli Iperborei di Kata Kumbas al regolamento di Fighting Fantasy.

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Kata Kumbas – le caste degli Iperborei

Sto cercando di continuare il mio esperimento per provare a fare una partita di Kata Kumbas utilizzando delle regole simil Fighting Fantasy / Dimensione Avventura. Dopo aver delineato nel post precedente alcune regole generali ora sto cercando di adattare le classi orginali di Kata Kumbas per utilizzare le regole di Fighting Fantasy / Dimensione Avventura. In questo articolo parliamo delle caste degli Iperboei.

Iperborei

Gli Iperborei, nell’universo di Kaa Kumbas, sono i popoli del nord fieri e combattivi. Gli iperboriei sono in primis grandi cacciatori e ottimi guerrieri.

Guardiano dell’equilibrio

ForzaAbilitàConoscenzaFatoLivello Vitale
4 dadi2 dadi2 dadi1d6 + 612+3d6

Abilità speciale: il giocatore sceglie un’arma con cui l’avventuriero ottiene un bonus di +1 al danno che infligge.

Equipaggiamento: un’arma a scelta, 5 eredità, zaino, Lanterna, olio sufficiente per un giorno, Provviste per 6 giorni, 2d6 pezzi di oro alchemico.

Cacciatore

ForzaAbilitàConoscenzaFatoLivello Vitale
3 dadi3 dadi2 dadi1d6 + 612+3d6

Abilità speciale: il cacciatore ha un bonus +2 ad ogni tiro per Persuadere e Corrompere gli Animali. Inoltre, alla Creazione dell’Avventuriero, il giocatore sceglie un dei seguenti Animali che combatte per lui e gli obbedisce:

creaturaPAIresistenzaattacchidanni
falco6513
Cane6613
Maiale5812

In caso lo perda, il cacciatore riesce ad allevare e ammaestrare un altro Animale in 6 mesi.

Equipaggiamento: accetta, arco corto, 20 frecce, 5 eredità, zaino, Lanterna, olio sufficiente per un giorno, Provviste per 6 giorni, 2d6 pezzi di oro alchemico.

Paladino di tutti i confini

ForzaAbilitàConoscenzaFatoLivello Vitale
3 dadi2 dadi3 dadi1d6 + 612+3d6

Abilità speciale: il paladino di tutti i confini riceve un bonus di +1 al tiro del fato, inoltre riceve un cavallo alla creazione del personaggio (PAI 4 Resistenza 12 Attacchi 1 Danno 2)

Equipaggiamento iniziale: spada, lancia cavallo, 5 eredità, zaino, Lanterna, olio sufficiente per un giorno, Provviste per 6 giorni, 2d6 pezzi di oro alchemico.

Convertire le classi di Kata Kumbas in Fighting Fantasy

Anche se il tempo per giocare e pubblicare sul blog continua a restare molto limitato sto cercando di continuare il mio esperimento per provare a fare una partita di Kata Kumbas utilizzando delle regole simil Fighting Fantasy / Dimensione Avventura.

Ho deciso di mantenere il sistema a tre statistiche principali di Kata Kumbas, il Fato è rappresentato dalla Fortuna e il livello vitale è rappresentato dalla resistenza di Fighting Fantasy. Per i mostri il PAI è convertito nell’abilità.

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Tornare a giocare a Kata Kumbas nel 2022

Da un po’ di tempo il blog è tornato ad esssere dominete causa impegni lavorativi, alla fine lo scorso anno anno gli esperimenti per giocare Kata Kumbas o nella Sardegna simil poa dei nuraghi sono naufragai così come la campagna di love behind the age of Cthulhu. Negli utlimi sei mesi alla fine ho giocato solo i primi 5 capitoli i Tainted Grail.

Anche il 2022 sembra essere un anno stressante ma la voglia di ripredere in mano qualche gioco di ruolo o di avventura minimlista rimane e ho molta nostalgia di Kata Kumbas, quindi mi sono ritrovato a mettere qualche appunto nero su bianco.

Oramai ho un bagaglio collaudato di tabelle per la generazione di eventi casuali collaudati per l’utilizzo con il sistema di Mythic per l’emulazione del dungeon master, in questo caso il Ludi Magister.

Prima di iniziare servirebbero ancora alcune regole personalizzate per per utilizzare dimensione avventura con l’ambientazione di Kata Kumbas.

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Zombicide e Kata Kumbas

Idea malsana del giovedì mattina. E se mischiarsi Zombicide Black Plague con elementi di Kata Kumbas?

Sono da anni il fortunato proprietario di una copia di Zombicide Black Plague incluse tutte le esclusive del Kickstarter dell’epoca. Ultimamente nonostante varie conversioni e personalizzazioni il gioco, quindi mi sono detto, perchè non rispolverare una vecchia passione come Kata Kumbas in una salsa diversa?

La premessa di un’apocalisse Zombie in Kata Kumbas è abbastanza semplice in realtà, se la ricerca della Spada del Dio delle trame fosse fallita allora l’entità contraria avrebbe lanciato con successo la sua ultima invasione, centinaia di demoni sarebbero scaturiti dalla porta del diavolo e i morti sarebbero tornati a percorrere le lande di Laitia. Su una città di Maro ormai distrutta pochi avventurieri caciari e fanfaroni cercano ancora di sopravvivere alle orde di demoni e morti redivivi e di gozzovigliare quando possibile in attesa della fine del mondo o forse di un miracolo divino.

Sicuramente ci sarà la carta racchino:+1 punti esperienza.

Visti gli altri progetti personalizzati non so quanto tempo potrò veramente dedicare a questa idea di mod per il gioco per ambientare Zombicide nel mondo di Kata Kumbas, ma spero di avere un po’ di tempo per provarci.

Bestiario di fighting fantasy per Kata Kumbas

In parallelo all’avventura per Dark Sun in Solitario, sto andando avanti anche con l’idea di sviluppare un adattamento di Kata Kumbas usando le regole di Dimensione Avventura / Fighting Fantasy. Dopo aver pensato alle caratteristiche dei personaggi mi serve ora un bestiario per avere degli antagonisti.

Rispetto ai personaggi, la trasposizione dei mostri del bestiario risulta molto più semplice, in sintesi in Kata Kumbas i mostri sono riducibili a due caratteristiche che sono derivate dalle statistiche principali, la somma di potenza, abilità e intelligenza, per brevità il PAI, e la resistenza.

Per adattare i mostri alle regole di Dimensione Avventura ho quindi pensato di sostituire l’abilità con il PAI e tenere la resistenza.

Nel gioco originale di Kata Kumbas è previsto anche un tiro salvezza, che per brevità ignoreremo.

Ecco una breve lista di alcuni dei mostri che ricordo a memoria convertiti per le regole di Dimensione Avventura / Fighting Fantasy .

Biro Biro PAI  5 resistenza 4 attacchi 1 ydanno 2

Peloso PAI 6 resistenza 4 attacchi 1 danno 2

Sopone PAI 6 resistenza 3 attacchi 1 danno 2

Ratto Gigante (Zoccola) PAI 5 resistenza 4 attacchi 2 danno 2

Scheletro  PAI 6 resistenza 5 attacchi 1 danno 2

Bruto PAI 8 resistenza 7 attacchi 2 danno 3

Zombie PAI 5 resistenza 8 attacchi 1 danno 3

Lupo PAI 7 resistenza 6 attacchi 3 danno 2

Lupo mannaro PAI 8  resistenza 9 attacchi 3 danno 3

Epistigio PAI 9 resistenza 10 attacchi 1 danno 4

Ragno PAI 5 resistenza 6 attacchi 3 danno 2

Drago dei fiumi PAI 8 Resistenza 40 attacchi 3 danno 3

Drago dei laghi PAI 11 Resistenza 30 attacchi 3 danno 4

Draghetto dei castelli PAI 9 Resistenza 20 attacchi 3 danno 2

Kata Kumbas – La regione dei laghi 10 anni dopo.

La prima bozza della regione dei laghi l’avevo concepita nel lontano 2011, per ambientare le avventure di Camelia Farnese, la dama delle spine, personaggio interpretato da No’Akei in una campagna per Kata Kumbas, che abbiamo giocato via Skype con tutti i problemi connessi all’Adsl dell’epoca.

La regione dei laghi, a Sud di Maro, è terra di cacciatori, di eroi e ruffiani iperborei, viene citata nel gioco di Kata Kumbas per la prima volta nell’avventura l’Isola della Peste per il gioco di ruolo di Kata Kumbas.

La zona è il corrisponente di ciò che in Italia è la zona compresa fra frascati, Castel Gandolfo, Albano e Nemi.

Il lago di Imen è sede del culto della dea della caccia che è in via di decadenza, è tradizione che il nuovo custode del lago debba sconfiggere in combattimento il precedente sacerdote della Dea.

Castel Foldagno è una roccaforte avanzata del Nuovo culto da cui il nuovo popolo sta cercando di evangelizzare la zona .

Nei villaggi convivono ancora in maniera a volte pittoresca e altre crudele i vecchi riti dei culti delle divinità pristine ed elementi della nuova fede che sta lentamente prendendo piede.

Strane cose abitano i boschi…

La caratteristica di Kata Kumbas è di trasportare i luoghi dell’Italia su Laitia, reinventandoli nel mondo di Rarte, con le curiosità e imiti propri della zona, dove Castel Gandolfo diventa Caste Foldagno e Albano diventa Balano.

Sono passati 10 anni da quando ho camminato nei boschi della zona dei laghi come Magister, mi piacerebbe ora di ritornarci come giocatore per chiudere alcune questioni irrisolte

In dieci anni è passata molta acqua sotto i ponti, io e No’Akei abbiamo preso strade diverse, per alcuni anni ho trascurato il blog, ma in me la passione per Kata Kumbas rimane invariata.

Il ritorno di Katerine Ferrer la Wicked Lady

Sto provando a fare un esperimento per adattare le regole di dimensione Avventura anche a Kata Kumbas, per un eventuale futura one shot di gioco in solitario. Per giocare serve un personaggio e chi meglio della Wicked Lady per iniziare un’avventura in stile Brancaleone? Se non sapete chi sia questa signora vi consiglio questo articolo di Davide Mana.

Onestamente non apprezzo totalmente il regolamento originale del gioco di Kata Kumbas e non sono riuscito a trovare interessante la versione di Kata Kumbas per savage worlds, anche se ne possiedo una copia per nostalgia. Come accennavo in un precedente articolo entrambi i regolamenti sono troppo complessi per essere adatti allo stile di gioco con Mythic, specie in questo periodo che, causa smart working tutti i tavoli di casa sono occupati e quindi per giocare sfrutto lo split screen del cellulare.

La versione del regolamento che uso di solito è la guida al regolamento di Dimensione Avventura di Librogame’s Land. In questo caso sto valutando anche l’ipotesi di utilizzare invece Fighting Fantasy Essence pubblicata su caponata meccanica.

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Tornare a giocare a Kata Kumbas nel 2021

La necessità di giocare giochi di ruolo in solitario, a causa della mancanza di tempo e di persone con cui condividere la mia passione in questo periodo, mi sta facendo riprendere in mano tutte le ambientazioni per cui di norma faccio difficoltà a trovare qualcuno che le voglia provare.

Dopo aver ripreso in mano Cthulhu fantascientifico in versione politicamente scorretta e Dark Sun adesso sto meditando di dedicarmi anche una delle mie principali passioni: Kata Kumbas.

Voler giocare a Kata Kumbas porta alla domanda non banale: con quale sistema? Provo a fare una lista dei modi in cui oggi si potrebbe giocare a Kata Kumbas per vedere se sono adattabili al gioco in solitario.

Una prima possibilità, da non scartare, è il sistema originale. Sebbene il regolamento originale di Kata Kumbas sia datato e abbia molti dei difetti e pochi dei pregi di un sistema “vecchia scuola”, introducendo alcune semplificazioni il gioco potrebbe diventare gestibile per il gioco in solitario

Una seconda possibilità è utilizzare Kata Kumbas Redux di Marco Baudaz che rinfresca il regolamento originale cercando di eliminare tutta una serie di difetti e ha un’ottima grafica, andrebbero comunque operate delle semplificazioni, ma è indubbiamente una scelta migliore del regolamento originale.

C’è poi la possibilità di utilizzare il regolamento di Kata Kumbas per Savage Worlds. A livello di meccaniche Savage Worlds è indubbiamente più elegante del regolamento originale di Kata Kumbas e sono stati scritti anche un paio di librogame per tale sistema, però ci sono troppi dadi diversi da tirare per tale sistema e vista la mia esperienza con altre partite in solitario sono portato ad escludere che Savage Worlds sia la soluzione migliore per il gioco in solitario, sebbene D&D 5e abbia dimostrato di essere una soluzione ancora più pesante. Fintanto che gioco dal cellulare al parco e la scrivania di casa è occupata dallo smart working non è fattibile un sistema che richiede una pagina di scheda vari dadi e segnalini e carte da gioco, per quanto mi piaccia molto come modo di giocare e vorrei tirare fuori di nuovo i tarocchi di Louis Royo e le monetine di metallo.

Un sistema snello per Kata Kumbas sarebbe il Venture System che è stato utilizzato per il librogame il cavaliere della porta di livello, il principale difetto del Venture System è che risolve il combattimento con un’unica prova di caratteristica riesco / non riesco. Siccome a me i combattimenti piacciono con un minimo di articolazione questo sistema è scartato.

Un’altra ipotesi che sto meditando è di utilizzare Figiting Fantasy / Dimensione avventura per giocare a Kata Kumbas, il sistema ha già un punteggio per gestire fato / fortuna. La versione di Librogame’s Land include inoltre una caratteristica mentale e quindi basterebbe separare la caratteristica fisica in forza / destrezza. Nella guida al regolamento di Dimensione Avventura ci sono un numero sufficiente di classi ed equipaggiamenti di base per rendere interessante una partita in solitario. Un pro del sistema Fighting Fantasy è che lo ho già utilizzato due volte in accoppiata con Mythic e Ironsworn ottenendo buoni risultati.

Infine potrei utilizzare Ironsworn che ha comunque delle affinità con Kata Kumbas, ma il livello di complessità si allinea con quello di Savage Worlds, nel qual caso se devo fare degli adattamenti sarebbe meglio utilizzare Savage Worlds, magari un giorno proverò questo gioco nel suo setting originale, ma per ora non è in cima alla mia lista dei desideri.

Love Behind the age of Cthulhu, nuove schede in formato elettronico

Anche se con difficoltà proseguono i miei esperimenti con Mythic e Dimensione avventura per tentare di portare avanti una specie di RPG in solitario.

Ultimamente mi ritrovo sempre più spesso a giocare da cellulare e quindi ho cercato di creare una scheda elettronica per semplificarmi la vita.

Questo è il risultato di un esperimento fatto questo pomeriggio.

Scheda di Sir Brian
Scheda di Rose
Riassunto

di combattimento in split screen con il dice roller

Campana stridente Skaven

Comprato sabato a Schio:

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Era 1998 quando Jes Goodwin sviluppò la prima incarnazione della campana stridente per il gioco di Warhammer, la più insana creazione degli stregoni ingegneri Skaven.

Montata su un’enorme pedana su ruote questa gigantesca campana è trainata in battaglia da un’orda di Skaven.

Di fronte alla campana stridente sta un veggente grigio inneggando folli maledizioni e sbagliando magia nera contro i nemici degli Skaven. Incatenato dietro la campana stridente si trova lo Skampanaro, un suonatore incappucciato che bandisce un pesante martello di warpietra.

Quando il suonatore percuote la campana stridente una nota assordante rimbomba attraverso il campo di battaglia come un tuono,  perforando i timpani e spezzando le rocce.

Da notare i cavi zigrinati che percorrono la campana, segno della sua origine come artefatto della scienza folle. Le incarnazioni successive della campana saranno molto più arcane e meno legate alla tecnologia degli ingegneri Skaven.  Ora mi manca solo la versione più nuova e gigantesca della campana stridente per avere in mio possesso tutti e tre i modelli usciti per warhammer.

 

Ora devo solo verificare su l’impero in fiamme se ci sono i margini per giocarla in Mordheim.

La Solitudine

Ogni tanto il lavoro stanca e serve staccare… Poi ricordo che stasera si gioca ad Ultma Forsam…

In un Rinascimento Macabro con sottofondo le note de “La Solitudine” di Laura Pausini….

Il Nibbio se n’è andato e non ritorna più
e Prospero fugge da Lucca senza lui
È un cuore di atramento senza l’anima
Nel freddo del mattino grigio di città

Ora il Bagatto è vuoto, Beatrix più non c’è
È orrore il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu ti pentirai
Se con i morti parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Chiuso nel buio e nelle tenebre

Complotti contro la città e

Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Vacanza fantasy in Trentino

Ho passato l’ultima settimana in Trentino a fare passeggiate e a giocare a Goblins e Munchkin

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Ieri mi è venuta un’illuminazione 🙂 e se fosse sta una partita di Kata Kumbas cosa sarebbe successo?

Mi accingo a lasciare la Gelatodia dopo una settimana di peregrinazioni fra le sue valli. La tetraggine di quest’estate piovosa è stata mitigata solo dal fatto che fossi in dolce compagnia nel corso di questo periglioso viaggio.

Ho risieduto principalmente nell’area di Civole occupando una taverna locale, stranamente gestita da un oste proveniente dalla lontana Sbrudolezza Cimmeria, visitando laghi e boschi della zona, trovandomi piú volte ad affrontare orde di biro biro infuriati.

Una volta mi sono spinto per 140 miglia fino all’ostile Nozalbo, che gli iperborei chiamano N’Zebo, in teoria ultima roccaforte Laitiana prima di entrare nei Regni Iperborei, in pratica una città  ormai saldamente in mano a barbari e pagani, convertitisi al nuovo culto solo di facciata.

Qui ho visitato le principali chiese del nuovo culto lasciando una candela alla Grande Madre affinché assieme con essa lei si prenda anche le preoccupazioni mie e della mia amata.

La Nave degli Orrori – Un nuovo Spirito sulla nave

2013-02-19_IsabelPrincipessa Argenta,

ieri sera ero così sfinita che mi gettai sul letto ancora vestita… Ofelia si offrì gentilmente di togliermi gli abiti e infilarmi una camicia da notte. Non so perché acconsentii ma finì che dopo avermi tolto la blusa Ofelia iniziò a carezzarmi il seno e baciarmi. Nuovamente sentii i suoi denti sfiorare la mia pelle e con un brivido mi ritrassi e poi la allontanai da me urlando.

La nostra lite fu interrotta da delle grida orribili. Uscimmo nel corridoio dove incontrammo anche Carlotta, spaventata come tutti gli altri marinai. Pareva strano che i marinai non prestassero alcuna attenzione alla bambina, chiaro segno che era effettivamente un fantasma.

Avanzando nella calca ci trovammo davanti allo spirito di una donna disperata per la perdita della figlia. Pensavamo che fosse la madre di Carlotta, ma quando la portammo dalla bambina lei non la riconobbe e disse che la stavamo imbrogliando. Quando finalmente riuscii a calmare la donna lei ci disse di essere morta di parto e che era il capitano Collasanta a prevenire il suo riposo eterno, l’avarizia dell’uomo le impediva di poter trovare pace. Non riuscimmo però ad ottenere dallo spirito scosso altre informazioni al riguardo.

Nel frattempo Carlotta era sparita. Quando tornammo nella stiva di carico per indagare non c’era nessuna cabina però, incastrata fra le travi di legno, trovammo una collana d’argento che recava le iniziali C.M.R.

Collana alla mano decisi di andare ad affrontare il capitano Collasanta per chiare una volta per tutte questa storia di fantasmi. Improvvisamente il mio precedente litigio con Ofelia mi pareva così futile.

Continua…

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La Nave degli Orrori – Sperduti nel mare

2013-02-19_IsabelContinua…

Come se l’attacco dei divoratori di cadaveri non fosse stato abbastanza nel pomeriggio un uomo cadde in mare. Fortunatamente Thorax si tuffò per ripescarlo e riuscì a portarlo in salvo. Nel guardare Thorax che risaliva a bordo non potei fare a meno di notare che la polena della nave non rappresentava più la bella fanciulla che ricordavo dall’inizio del viaggio ma una strega degli abissi con gli occhi sporgenti e le mani artigliate.

Interrogati sulla questione i marinai mi dissero che tale fenomeno era accaduto di frequente dopo l’avvistamento di banchi di nebbia.

A sera ci fermammo per riparare i danni causati dall’attacco dei pirati e Teferine guardando le stelle mi disse che eravamo in una posizione completamente diversa da quella precedente. Il giorno della tempesta eravamo in prossimità della Bralacia mentre oggi ci trovavamo dall’altro lato di Laìtia, molto vicini alle coste della zona nota come le pianure dei Rom. In un solo giorno avevamo circumnavigato metà di Laìtia senza neanche rendercene conto.

Prima i fantasmi, poi i mangiatori di carogne e ora anche le dilocazioni nello spazio, tutto questo sembra a indicare che qualche forza diabolica sia all’opera o nel mare o in questa nave.

Il mistero si sta infittendo, volevo parlare con il capitano ma in questi giorni sembra inarrivabile.

Debitamente serva vostra,
Camelia Farnese

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