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non ho parole per descrivere la mia disfatta alle porte Araback, per mano di un inquisitore eretico, che voleva impedirci di raggiungere la stazione di comunicazione, sostenendo la futilità della caccia ai capi dell’abominevole culto che sta devastando con epidemie e pestilenze il nostro amato pianeta.
Nessuna delle frustate che mi auto infliggo ogni sera da una settimana può dare pace al mio animo rattristato. Sebbene nessuno abbia raggiunto il proprio obbiettivo, una simile condotta può solo essere interpretata come una sconfitta
Ho perso il conto degli errori e delle leggerezze che ho commesso nel corso dello scontro, e solo lo sguardo benevolente dell’imperatore ha impedito che la nostra spedizione andasse incontro ad una disfatta. Poco importa che solo il seguito dell’inquisitore e un veicolo di artiglieria abbiano potuto ritirarsi.
Forse reverenda madre, non sono più degna di essere una vostra servitrice se tutto ciò che riesco a far sopravvivere allo scontro sia una squadra di fanteria appiedata e un exorcist di supporto.
Con profondo rammarico,
Sempre vostra, Sorella Sofia.