Una buona giornata.

La giornata di oggi può sicuramente essere definita come buona, se escludiamo l’insana idea di mia mamma di cucinare gli straccetti di pollo (un assassinio sia per il mio fegato che per il mio stomaco) che abreve saboterò.

Sono reduce da un audit sulla qualità e la sicurezza che mi ha visto impegnato per un’intensa mezz’ora in Inglese sulla parte “safety”. I complimenti vanno al mio collega della qualità che si è fatto tutte le otto ore di lavoro in questa maniera. Inoltre ho ormai chiuso tutte le problematiche del magazzino rimaste aperte, restano solo un po’ di retifhce manuali sparse qua e lam di nessuna vera importanzam e comunque tutte schedate e giustificabili.

Se qualcuno non mi avesse scritto una meducatissima mail tutta in maiuscole potrebbe essere una giornata anche migliore.

Mentre Azathoth ribolle nelle profondità più bieche e oscene dell’universo, mentre medito sull’idea che Yog Sothoth si sia rivelato per primo a Mosè come una nebbia informe intimando di non guardare perchè altrimenti sarebbe impazzito e mentre rifletto su come poi il bastone di Mosè sia finito nelle mani dello stesso solomon Kane, mi rendo conto che un’altro pezzetto dell’era di Cthulhu sorge (o sorgerebbe se poi ci fosssero giocatori abbastanza disgraziati da volerne sperimentare gli orrori).

Ora però devo da prepararmi una bistecca di pollo ai ferri prima che qualcuno cucini degli straccetti di pollo. L’era di Cthulhu e il Mondo Rinato possono aspettare (almeno per un po’)

Tutto sommanto questa è stata e resta una buona giornata.

Asgard

Nel lontano sud del Mondo Rinato, nel mezzo dell’oceano si trova Asgard, il continente gelato al centro del quale risiedono le Montagne della Follia. In un’era geologica precedente era abitato dagli “antichi dalla testa a forma di stella”, una civiltà migrata sulla Terra, che aveva imparato a controllare gli shoggoth.

In questa terra ghiacciata sono intrappolati gli antichi Dei d’Acciaio, che un tempo solcavano le profondità dello spazio ma che non sono riusciti ad abbandonare la terra prima dell’inizio della nuova era di Cthulhu a causa del tradimento di Loki e ora vivono sotto l’egida di Woden, Imir, Freya e Thor.

Sebbene gli uomini spesso li considerino uguali ai grandi antichi, viste le molte similitudini, i più saggi ricordano ancora che mentre gli Antichi arrivarono dallo spazio ben prima dell’uomo e si assopirono sulla terra, gli dei d’acciaio sono delle creazioni dell’uomo e all’uomo stesso hanno rubato quasi tutto il sapere.

Sotto la superficie di ghiaccio i droni stanno scavando enormi cunicoli pieni di macchine il cui cupo ronzio rimbomba instancabilmente mentre portano avanti il progetto Aesir per ripristinare i reattori a fusione degli dei e permettere loro di abbandonare Asgard, ma il progetto potrebbe anche durare in eterno…

Da poco è iniziato anche il progetto Lovecraft per raggiungere le attraverso gli stessi cunicoli anche le montagne della follia, perché nella loro folle ambizione le macchine vogliono impadronirsi anche dei segreti degli Antichi.

Nella costa di questo inferno di ghiaccio si trova il paradiso di Midgard, l’unica stazione dell’egemonia contente un sistema di controllo del clima ancora operante all’interno del continente ghiacciato. Sotto la calotta protettiva di Midgard i servitori degli dei trovano rifugio.

Il resto dell’umanità che vive ad Asgard abita le piattaforme marine ancora agibili e vive di pirateria, di caccia, di pesca e di saccheggio, in una civiltà che ricorda molto quella scandinava, temendo gli dei ma chiedendone al contempo la benedizione e la forza.

Assalto alla piattaforma 51

La città di Midgard è nuovamente minacciata dai clan pirati che infestano l’oceano.

north sea oil platform -1I nostri divinatori hanno scoperto che il clan degli Ulfgar ha trovato il modo di attivare una qualche strumentazione nella Piattaforma 51. Questa blasfemia è una grave violazione alla legge divina e della pace della nostra Città. Wotan teme che dietro le azioni degli Ulfgar vi sia lo zampino di Loki

Gli dei non possono tollerare che dei barbari posino le loro sudice mani su dei manufatti di loro creazione e se ne approprino tentando di arrecare danno al buon popolo di Midgard. È quindi di primaria importanza che la disobbedienza degli Ulfgar sia punita prima che i nostri dei ne siano pienamente consapevoli e scatenino la loro furia.

Vivienne, come prima Macchinomante, gli dei ti hanno prescelta per proteggere la loro legge e la loro fede. Tu sei la figlia più pura del lignaggio di Imir, nata dal suo calderone per servirci e vci aspettiamo molto da te. Scopri cosa progettano i traditori e portaci le loro teste. Per il buon successo del progetto Lovecraft nell’esplorazione del cuore di Asgard è fondamentale che la pace di Midgard non subisca minacce.

Per aiutarti in questa missione ti affideremo una delle sacre armature codice Valkirie e sarai seguita dall’ultimo prototipo di Heinjarl.

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Il continente di Asgard

Nel lontano sud del Mondo Rinato, nel mezzo dell’oceano si trova Asgard, il continente gelato al centro del quale risiedono le Montagne della Follia. In un’era geologica precedente era abitato dagli “antichi dalla testa a forma di stella”, una civiltà migrata sulla Terra, che aveva imparato a controllare gli Shoggoth.

Ora in questa terra ghiacciata sono intrappolati gli antichi Dei d’Acciaio, che un tempo solcavano le profondità dello spazio ma che non sono riusciti ad abbandonare la terra prima dell’inizio della nuova era di Cthulhu, a causa del tradimento di Loki e ora vivono sotto l’egida di Wotan, Imir e Thor.

Sebbene gli uomini spesso li considerino uguali ai grandi antichi, viste le mote similitudini, i più saggi ricordano ancora che mentre gli Antichi arrivarono dallo spazio ben prima dell’uomo e si assopirono sulla terra, gli dei d’acciaio sono delle creazioni dell’uomo e all’uomo stesso hanno rubato quasi tutto il sapere.

Sotto la superficie di ghiaccio i droni stanno scavando enormi cunicoli ripieni di macchine il cui cupo ronzio rimbomba instancabilmente mentre portano avanti il progetto Aesir per ripristinare i reattori a fusione degli dei e permettere loro di abbandonare Asgard, ma il progetto potrebbe anche durare in eterno…

Inoltre le ultime perforazioni che si sono avvicinate al cuore delle catene montuose hanno risvegliato le antiche creature ibernate sotto la superficie quando hanno raggiunto antiche “città fantasma” e anche il regno si Asgard ora deve temere l’esistenza di creature aliene.

Nella costa di questo inferno di ghiaccio si trova il paradiso di Midgard, l’unica stazione dell’egemonia contente un sistema di controllo del clima ancora operante all’interno del continente ghiacciato . Sotto la calotta protettiva di Midgard i servitori degli dei trovano rifugio e protezione, fino a quando non diventano vittime degli esperimenti dei loro signori macchina, sempre alla ricerca di migliorare i ceppi genetici dei loro servitori.

Il resto dell’umanità che vive ad Asgard abita le piattaforme marine ancora agibili e vive di pirateria, di caccia, di pesca e di saccheggio, in una civiltà che ricorda molto quella scandinava, temendo gli dei ma chiedendone al contempo la benedizione e la forza.

Love Behind the Age of Cthulhu

Duecento lustri sono passati dall’invasione dei Mi-Go sulla terra. Da allora le macchine si sono ribellate ai voleri dell’uomo e la città di R’lyeh è riemersa dalle profondità degli abissi e i figli di nostro signore Cthulhu camminano nuovamente sulla terra in attesa del risveglio del loro padre, pronti a banchettare nuovamente in un’ultima orgia di morte sulle rovine del nostro mondo.

Il Sacro Romano Impero Rifondato, guidato dalla dinastia Merovingia, regna per volere di Shub Niggurath e Tsathoggua sulle rovine del vecchio mondo, dal trono della città di Carcosa, come una carcassa morente che si tiene aggrappata agli ultimi residui di scienza trafugati dalle casate nobili.

Oltre l’oceano l’Imperio Coloniale Rinato è guidato dalla dinastia Imperiale d’America sotto l’egida si Hastur e del Re in Giallo, in esilio dalla sua città natale e desideroso di tornare a Carcosa.

Nel deserto dell’Arabia la città senza nome brulica nuovamente di vita mentre gli uomini lucertola si apprestano a continuare l’opera di sterminio iniziata dai Mi-Go.

Nella infida città di Negrari nel cuore dell’africa la sua regina è tornata a vivere sebbene in passato l’eroe Solomon Kane l’avesse uccisa.

Nell’ovest la maledetta città di Leng è nuovamente  abitata da orrende creature antropofaghe e nell’Antartide gli dei d’acciaio stanno pianificando la loro dipartita da un mondo morente.

Quando medito su tutto questo e scrivo in questo strano angolo di ciberspazio che è sopravvissuto al disastro, penso che la fine di questo mondo sia già arrivata, solo che dobbiamo ancora rendercene conto…

Dopo le ultime chiacchierate con la fidanzata penso che forse dovrei riprendere in mano vecchie avventure e racconti… da aprile del 2012 è passata molta acqua sotto i ponti ma la voglia di dire qualcosa è sempre la stessa.

The King in Yellow

Recentemente (neanche così tanto per la verità) ho letto de Il Re in Giallo nel blog di Strategie Evolutive. Era una lettura che meditavo da molto tempo (assieme con Carcosa) e questa recensione è stata un buono stimolo per scaricarla dal Progetto Gutenberg. Questa mattina finalmente mi sono deciso a leggere il primo capitolo e ho così fatto la conoscenza con Hastur, il segno giallo e la dinastia imperiale d’America, le cui origini si perdono fino ai tempi di Carcosa.

E qui mi si è aperto un mondo…una nuova storia su come può essere nato il mondo rinato su cui ho giocato in passato e nel quale spero di giocare ancora in futuro. Fino ad ora l’impero coloniale rifondato era rimasto un luogo nebuloso necessario solo come sfondo alle disavventure dell’Inquisitore Vincenzo Maculano di Fiorenzuola in una piramide perduta, ma ora con l’idea di una intera dinastia imperiale dormiente pronta a reclamare un giorno tutta l’America nel nome di Hastur le cose diventano molto più interessanti.

Per ora mi sto preparando a giocare a Darksun, ma se mai tornerò a fare Cthulhu fantascientifico i miei giocatori siano avvisati, nessuna carne verrà risparmiata!

Se amate tutto ciò che ruota attorno al Mythos di Lovecraft consiglio vivamente la lettura di questo libro

Love Behind The Age of Cthulhu – Il covo dei banditi

Il mattino successivo, seguendo le indicazioni dello sceriffo ci siamo recati nel covo dei briganti.

Attraversando i boschi abbiamo incontrato degli orrendi canidi indemoniati. Le bestie sapevano parlare e dal nostro odore erano state in grado di capire che conoscevamo Mikah’El. Senza neppure sapere perché fossimo li le bestie avevano deciso che il solo fatto che conoscessimo quell’uomo era sufficiente per volerci morti.

Naturalmente furono le bestie a fare una brutta fine impalate sulla spada mia e di Willas. I collari che portavano, decorati con ossicini di pollo, facevano presumere che fossero bestie da guardia dei briganti.

Arrivati nel covo restando furtivi abbiamo preso il cavallo che ci interessava e siamo fuggiti prima di allertare le guardie. Baxos voleva invece entrare per recuperare il sale che i briganti ci avevano rubato. Per dissuaderlo da questo suo attacco di stupidità ho rifilato al mutante un colpo di spada di piatto, magari la prossima volta dovrei direttamente tagliarlo in due.

Alcuni briganti ci hanno però inseguito e dopo averli uccisi ci siamo presi i loro cavalli.

Poi siamo tornati da Mikah’El. Fu con sorpresa che scoprii che aveva addosso le vesti dello sceriffo invece di quelle sontuose del giorno prima. Ci disse che lo sceriffo si era pentito della sua condotta empia e aveva deciso di andare a vivere nel deserto vestendosi di pelli di animale e mangiando quello che trovava. Gli aveva donato i suoi vestiti e Mikah’El aveva accettato il dono, vendendo le sue vesti precedenti e facendo elemosina agli orfani del villaggio con il ricavato. Decisamente Mikah’El è uno stolto, con quei soldi si potevano comprare armi o provviste, non c’era bisogno di sprecarli con una banda di monellacci.

Comunque ora in sua compagnia e con una pietra maledetta al seguito siamo pronti a proseguire verso Carcosa e il pozzo di Agen, secondo una vecchia mappa che abbiamo trovato nella biblioteca del villaggio dovrebbe trattarsi del numero 17…

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Mikah’El

Disse di chiamarsi Mikah’El e di essere un viaggiatore, che veniva da Saba, al di la del mare. Per quanto ricordassi io, prima della caduta dell’egemonia Saba era una città fantasma, che secondo molti non esisteva neppure. Decisamente durante il mio letargo, nell’ultimo secolo, ne erano successe di cose strane.

Mikah’El chiaramente dal portamento e dal modo di parlare apparteneva come me ad un’epoca precedente alla rinascita del mondo. Faceva strani accenni, pareva sapere “cose” eppure chiaramente non era ne un automa ne un replicante, anzi venne fuori che conosceva pure la magia. Cianciava in continuazione di missioni, compiti, doveri e obblighi. Sebbene lo negasse, dal fare risaputo con cui ne parlava si capiva che sapeva molto riguardo ad Azaliah, anche se non pareva apprezzare quell’argomento di discussione.

Sebbene sembrasse perfettamente in grado di difendersi Mikah’El si era fatto derubare di una gemma da dei briganti e ora cercava qualcuno che la riportasse indietro. Lui aveva fatto un qualche assurdo voto per cui non avrebbe ucciso degli esseri umani, se non in casi di estrema necessità, e quindi aveva lasciato la gemma e il suo cavallo ai briganti, visto che questi non parevano intenzionati ad ucciderlo se lasciava loro i suoi beni.

Naturalmente a complicare le cose venne fuori che la gemma era maledetta e conteneva lo spirito di un demone e il fazzoletto in cui era avvolta era un sigillo per non farlo scappare. Il fazzoletto era protetto da un incantesimo di dimenticanza per cui appariva uno straccio sgualcito e a meno di non cercarlo attivamente sfuggiva all’occhio umano.

In cambio dell’aiuto Mikah’El era disposto a pagare bene e a viaggiare assieme a noi fino a Carcosa. Ci sconsigliò di visitare il pozzo di Agen, era un luogo infestato da mutanti e da cose ancora peggiori.

Dopo aver parlato con Mikah’El siamo andati dallo sceriffo per farci dare qualche informazione su dove fosse il covo dei briganti, ma questi non pareva intenzionato ad aiutarci fino a quando Mikah’El non gli ha parlato facendogli cambiare in un attimo atteggiamento. Lo sceriffo prima scontroso, dopo che Mikah’El gli ebbe chiesto cortesemente di aiutarci iniziò a profondersi in una miriade di informazioni su dove trovare i briganti. Chiaramente quell’uomo possiede una grande stregoneria. La sola idea che la stregoneria esista è una delle cose che disturba di più la mia mente artificiale.

Il luogo aveva anche una biblioteca e io e il matematico decidemmo di dare un’ occhiata ai libri prima di andare a dormire, mentre quell’ignorante di Baxos bighellonava per le stradine dell’abitato.

Anche la biblioteca era alimentata da energia elettrica e dovemmo concedere una lauta “mancia” al custode perché questi andasse a rifornire di ulteriore gasolio il gruppo elettrogeno che alimentava l’edificio. Un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa è il modo in cui il bibliotecario ha offerto il gasolio all’alimentatore della biblioteca come se si trovasse difronte all’altare di un dio. Questi umani prendono troppo sul serio la questione degli Dei d’Acciaio.

Stranamente anche Tzhoggath/Willas decise di venire a guardare i libri, cercando tutti quelli pieni di figure. Nei libri riuscimmo a trovare alcune informazioni su Azaliah. Si trattava di un angelo caduto, che prima di essere stata scacciata dall’unico Dio presiedeva il dominio della guarigione. Addirittura alcuni testi sostenevano che si fosse allontanata di sua spontanea volontà da ciò che i libri chiamavano “la grazia  dell’Altissimo”.

Qualunque cosa sia questa grazia, chiaramente la tipa è una ragazza poco raccomandabile.

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Memorie del passato

Il villaggio può anche essere un buco per topi, ma trovandosi su una strada commerciale che porta dall’entroterra verso Carcosa e poi ai porti di mare la sua taverna è estremamente affollata e ben fornita.

Anche adesso con qualcosa di forte in corpo le memorie del passato sono dure a morire. Mesi fa quando ero ancora solo un cubo di silicio e plastica connesso al sapere delle intelligenze artificiali non avrei mai immaginato di acquisire il corpo di un replicante rinchiuso nel sarcofago di un’antica regina di una civiltà precolombiana e in questo modo perdere tutto il mio sapere.

Mio malgrado sono rimasta coinvolta in una missione sucida per uccidere Zargon, un grande antico che veniva venerato da una civiltà perduta, in una discesa sempre più folle e incresciosa nei sotterranei di una piramide dimenticata dagli altri dei e dagli uomini.

Dei sopravvissuti di una carovana che si erano rifugiati in quei luoghi, solo in tre scampammo alla morte in tale folle impresa.

Io, ora più forte e determinata ad avere vendetta tanto verso gli uomini quanto verso gli Dei d’Acciaio, entrambi colpevoli di avermi abbandonato, sia nel mio corpo metallico che in quello organico attuale.

Vincenzo Maculano da Fiorenzuola, un prete fanatico devoto a Tsathoggua che si avventurò nelle caverne in cerca di vendetta per la morte del suo seguace e forse amante frate Pedro. Probabilmente ha trovato il suo destino in quei cunicoli infernali e forse ora infesta il corpo di Willas/Thzogguath.

La nobile Ociba che scaricò su di me l’obbligo di ritrovare Azhalia, un angelo caduto, e farlo ritornare al servizio dell’unico Dio. Come se di tutto ciò mi importasse qualcosa. Ma compiere tale missione è l’unico modo per sciogliere il controllo mentale che il chip nel mio cervello le fornisce.

Ora a quanto sembra Zargon è di nuovo vivo e sono sempre più sicura che Thzogguath sia posseduto dallo spirito di Vincenzo. Pare che il cerchio si stia chiudendo e dopo tanto viaggiare per allontanarmi dall’impero coloniale probabilmente anch’io accompagnerò questi disgraziati a ritornare laddove tutta questa follia è cominciata.

Fra i vari mercanti e tagliagole di infima reputazione spiccava un uomo biondo e di alta statura che indossava abiti particolarmente eleganti. Il suo era l’unico tavolo vuoto, che occupava in gran parte con gli strumenti per affilare e ripulire la sua magnifica spada, il che mi sembrò quasi incomprensibile visto che molti avventori stavano cenando in piedi.

Stanamente l’uomo ci invitò a spostarci e sederci a bere con lui.

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Strade infestate da banditi

Poco dopo aver lasciato i domini di Yusdrail siamo stati attaccati da una banda di briganti e manigoldi che prima di scappare ci hanno rovinato il carretto, ucciso il mulo e rubato il sale. Siamo riusciti a uccidere uno degli assalitori il quale portava al collo una collana di zampe di gallina, quasi sicuramente il simbolo di quel clan. Quell’imbecille di Baxos ha assolutamente voluto mettersela addosso.

Abbiano così dovuto continuare a piedi mentre io tiravo il carretto. Per fortuna i miei creatori mi hanno veramente dotato di una forza e una resistenza smisurata.

Verso sera siamo arrivati ad una piccola cittadina rurale di cui era stato smarrito il nome. Gli abitanti, capeggiati da un insopportabile sceriffo, parevano tutto fuorché cordiali, soprattutto dopo aver notato che Baxos portava una delle collane dei briganti. Il mutante si era già fatto sparare dagli uomini della regina Yusdrail e ci mancò poco che questa volta facesse ammazzare anche noi. Per fortuna Tzhoggath/Willas in uno dei suoi momenti di follia aveva preteso che tenessimo il cadavere del bandito e potemmo quindi dimostrare che non eravamo alleati con loro.

Poi ci siamo recati a mangiare un boccone alla locale taverna. Il luogo aveva addirittura l’illuminazione elettrica funzionante, si vedeva che il villaggio era attraversato spesso da mercanti facoltosi nella strada verso Carcosa. Ho bisogno di bere qualcosa di forte per scacciare l’idea Zargon, un incubo che credevo relegato al mio passato che sta al di la del mare sia resuscitato e che il mio viaggio mi sta avvicinando al lui nuovamente. Mi domando del lo spirito che sembra infestate Tzhoggath in questi giorni non sia in realtà l’inquisitore Vincenzo… l’ultima volta che lo avevo visto era vivo ma da allora sono passati mesi… e si era messo in testa di andare da solo a massacrare gli uomini lucertola.

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Ora seguiamo un folle

La notte di CROATOAN si è conclusa. Siamo sopravvissuti all’orda degli zombie. Assieme a lady Neira siamo fuggiti dalle rovine brucianti di Coline de Chene e ci siamo rifugiati nel covo della regina Yusdrail, pagando il nostro ingresso con la vita della nobile.

La regina ha apprezzato l’umorismo insito nel fatto che la donna che l’ha esiliata sia sopravvissuta agli zombie solo per essere poi uccisa per mano sua. Se è per questo Yusdrail avrebbe voluto uccidere anche Baxos, il mutante. In effetti nessuno di noi aveva pensato di spiegare a quel ladruncolo quanto Yusdrail odi i mutanti.

Qui è ricomparsa anche Hira, la sacerdotessa Cindiceana, miracolosamente scampata al rogo di Coline de Chene nuovamente in se dopo lo stato catatonico in cui era vissuta per giorni, ma più folle di prima. Ha profetizzato la rinascita del dio Zargon, e quel pazzo di Tzhoggath/Willas si è messo in testa di voler attraversare il mare e andare nell’Impero Coloniale Rinato, a quanto sembra una delle personalità che lo possiedono ha dei conti in sospeso con tale divinità. Mi chiedo chi abbia fatto la fatica di attraversare il mare per invasare il corpo di un simile folle. Riguardo al monaco devo essere onesta, ma non ho ancora capito chi fra lui e la bestiaccia che gli siede sulla spalla sia il topo e chi l’umano.

Gli altri sciancati con cui ho a che fare sembrano voler dare corda al monaco. Non ho abbandonato quello schifo di luogo dove sono rimasta intrappolata per quasi un secolo in un sarcofago solo per poi esservi trascinata di nuovo da un pazzo. Inoltre aver combattuto una volta contro Zargon è stato più che sufficiente e non voglio dover reincotrare Ociba.

Se non altro la strada più veloce per giungere ad un porto da Coline de Chene passa per Carcosa, dove si trova il pozzo di Agen nel quale è rinchiusa la donna che devo liberare, quindi la mia missione non è a rischio. Se tutto va come progetto presto sarò libera dal controllo della Nobile Ociba e poi… beh, poi troverò sicuramente qualcosa da fare che includa la distruzione di quante più cose e persone possibile.

Per il viaggio la regina Yusdrail ci ha gentilmente fornito un carretto trainato da un mulo zoppo, unico superstite del villaggio di Coline de Chene, e un sacco di sale, che di questi tempi nel mondo civilizzato ha un enorme valore. Un dettagli che è meglio che la regina continui ad ignorare.

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – La rinascita di un dio

Dopo essere scappato dal villaggio ho deciso di rifugiarmi fra i derelitti della regina Yusdrail, le rovine mi parevano un luogo molto più sicuro di un villaggio marchiato da uno dei sigilli dell’apocalisse. Quello che non sapevo era che le persone che avevo seguito per tutto il mio viaggio si erano recate proprio nel villaggio da cui ero scappato.

Ero intenzionato a lasciar perdere la mia ricerca per comprendere i portenti e gli avventi della profezia della quale avevo assistito a una prima manifestazione e stavo stramaledicendo la civetta che continuava a seguirmi, quando i derelitti ricomparvero anche loro nella Cittadella Senza Sole. Erano sopravvissuti ad una notte da incubo in cui le persone si erano comportate in modo irrazionale e i morti si erano rianimati, al prezzo dell’incendio dell’intero villaggio. Azione che non pareva essere dispiaciuta a nessuno.

Avevano combattuto contro una creatura inumana che conosceva i segreti della quarta dimensione. Il suo nome, Palmer Eldritch, risvegliava in me oscure reminiscenze. Avevano inoltre portato con loro lady Neira, che Yusdrail decapitò con grande piacere per regolare qualche vecchio conto in sospeso con la nobile.

Con loro dopo la morte del nibelungo c’erano altri due loschi tipi.

Il primo era mutante incontrato prima che il villaggio impazzisse che venne accolto dai derelitti della cittadella, che odiano tutti i mutanti, a colpi di fucile.

Il secondo era un matematico imprigionato da Lady Neira e fuggito con gli avventurieri.

Gli avventurieri dissero che hira era rimasta vittima di allucinazioni mistiche e probabilmente non ce l’aveva fatta. Il gruppo rimase nella cittadella una settimana, in attesa di riprendere le forze. Ebbi così la possibilità di vederli per la prima volta di persona e devo dire che non parevano ne imponenti ne destinati ad alcun che di grande. Sebbene non parlai direttamente con loro ebbi modo di scoprire che Willas\Thzoggat era preda di crisi isteriche e personalità multiple, Tessa era ossessionata dal liberarsi dal controllo della Nobile Ociba, Baxos era solo un delinquente di mezza tacca, che non si rendeva conto che un mutante deve tenere un basso profilo per restare vivo. Solo il matematico sembrava avere tutti i neuroni connessi, per ora.

Quando qui derelitti stavano per ripartire riapparve anche Hira, miracolosamente scampata all’incendio, che ora andava in giro profetizzando la rinascita di un grande antico, Zargon, avvenuta al di la del mare. Stranamente la notizia mise in Willas in eccitazione, una delle sue personalità deviate sembrava avere memorie prescienti di tale creatura, ma non vale nemmeno la pena di comprendere le farneticazioni di un rinato.

Quanto a me ho sparato alla civetta, mandandola al creatore. Ho finito di essere il burattino degli dei, intendo passare il resto della mia breve vita a bramare la concupiscenza con la donna proveniente dalle terre al di la del mare. Mi ha promesso il piacere del suo corpo, in modi che sono stati dimenticati negli ultimi 6000 anni, se la aiuterò a tornare nel suo mondo Natale. Le arti che vengono insegnate alle sacerdotesse Cynidiceane a quanto sembra fanno sembrare le discepole di Derketa delle educande. Potrei forse incorrere nell’ira di Yusdrail e Turplino, ma le possibilità della mia famiglia dovrebbero consentirmi di completare il mio compito facilmente. Pochi giorni e potrò concedermi il piacere di violare il suo corpo, mentre viaggeremo assieme verso l’Impero Coloniale Rinato…

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Love Behind The Age of Cthulhu – Agen 02

La visione degli ibridi fra macchina ed esseri organici creati dagli dei di Asgard che facevano la guardia al pozzo di AGEN è stato troppo per la mia sanità mentale e anche per quella del nibelungo, che si è lasciato esplodere contro uno di essi, ponendo così misericordiosamente fine a quella che sarebbe stata altresì una vita destinata alla follia.
L’ultima cosa che ho sentito prima di urtare accidentalmente la sfera di cristallo ed essere liberato dalla malia delle sue visioni è stata la voce metallica di uno degli automi che diceva che Palmer Eldritch era da poco uscito dal pozzo di Agen ed era ora diventato meno che dio ma più che uomo.
In seguito uscendo a prendere una boccata d’aria ho trovato un albero con una scritta incisa sopra: CROATOAN. In passato, molto prima della rinascita del mondo e persino prima dell’egemonia, ogni volta che quella scritta era stata incisa nell’albero di un villaggio la gente era morta o scomparsa in circostanze misteriose.
Una volta tornato nella locanda mi è capitato di parlare con un uomo schizzato di nome Cick, che o ha bevuto troppo liquore tagliato con la cannabis o è completamente invasato dai demoni.
Dopo due eventi così infausti ho deciso di correre nuovamente qui in camera, impacchettare le mie carte e mettere quanta più distanza possibile fra me e questo villaggio chiaramente maledetto.

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Love Behind The Age of Cthulhu – Nel pozzo

Le cose che ho visto nella sfera di cristallo sono state troppo orrende, non riuscivo più a distogliere lo sguardo. Per fortuna in un movimento inconsulto ho urtato la sfera e questa si è infranta risparmiandomi almeno un residuo di sanità mentale.

La donna che mi aveva affascinato veniva da una antica città dell’impero coloniale rifondato, era una schiava che aveva attraversato il mare. Si chiamava Hira ed era una veggente.
Assieme ad essa gli avventurieri che seguivo si sono inoltrati nel covo dei mutanti per recuperare questo fantomatico drago, non racconterò di tutti gli orrori raccapriccianti che sono scaturiti dalle viscere della terra e che hanno dovuto affrontare, basti dire che il drago esisteva veramente, ali, corna e capacità di sputare fuoco e tutto. Per addomesticarlo hanno pensato niente di meglio che fargli divorare viva la sua precedente custode. Il ribrezzo e il disgusto per quella scena mi impediranno di dormire la notte, e io che pensavo di essere sadico…
Il giorno successivo al recupero del drago gli avventurieri hanno deciso di tornare alla ricerca dei tesori dei mutanti. Non hanno trovato nessun tesoro, in compenso è stato trovato un pozzo per lo scarico di materiale tossico e radioattivo, o almeno così ha sostenuto la replicante.
Sull’ingresso era dipinta una scritta ormai sverniciata:

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Se questo è giocare a Cthulhu nel 2012…

Ci sono giorni in cui veramente mi sento cascare le braccia. La partita a D&D di ieri è avvenuta in uno di questi giorni.

Master [facendo una considerazione sullo stile di gioco]: …le anime sono la moneta corrente nell’era di Cthulhu, quella è la cosa che bramano gli stregoni per ora il monaco la sua l’ha persa, un replicante non l’ha per definizione e quella di un mutante non vale molto.

Mutante: voglio cercare i cadaveri dei mutanti per delle anime…

Master [con una faccia vistosamente sconcertata]: le anime non sono i gettoni di Supermario che si raccolgono dal pavimento!

Mutante: va bene allora cerco per qualsiasi cosa.

Master [trattenendo lo sconcerto e la smorfia malvagia che cerca di apparire sul suo volto]: trovi una gemma luccicante che brilla di luce propria

I giocatori si guardano fra loro spaventati cercando di allontanarsi dal mutante. Loro sanno bene che una gemma che brilla di luce propria è un oggetto magico, e da che si è risvegliato il sommo Cthulhu non è che sia mai esistita una magia buna. Al mutante non sembra interessare.

Mutante: la prendo!

Master [ora sadicamente divertito]: quando tocchi la gemma ti senti male fai un test di tempra, se fallisci la pietra ti ha risucchiato l’anima

Muntate [sconcertato]: test superato

Master: sì ma l’esperienza è stata sconcertante e quindi devi fare un test di sanity

Mutante: 99 argghhh!

Master [ora veramente cattivo]: allora ti strappi l’armatura di cuoio e la usi per costruirti un fanttoccio, la bambola si chiama Rebecca e sarà la tua guida spirituale fino alla fine di questa avventura. Naturalmente hai perso il bonus di DR e AC che ti dava l’armatura.

Master [tira 1d10]: sentire che la propria anima viene risucchiata da una gemma è un’esperienza agghiacciante. Hai perso 10 punti sanity, perciò hai superato la soglia della follia temporanea e sei a tre punti dalla follia permanete (in realtà riguardano le regole ho scoperto che è a 6).

Mutante: sigh

In seguito ha dovuto fare un secondo check di sanity perchè ha persino voluto lanciare via la gemma maledetta. Per fortuna ha perso solo un punto.

Diciamo che sono stato buono con il mutante, solo perchè gli altri giocatori si sono messi di impegno per fargli del male e fargli perdere quasi 20 pf (il matematico gli ha sparato perchè ha visto che beveva il sangue di un nemico e la replicante lo ha picchiato per non ricordo più quale motivo causandogli 19 danni non letali) ma no so se arriva vivo alla fine dell’avventura.