Il ritorno di Katerine Ferrer la Wicked Lady

Sto provando a fare un esperimento per adattare le regole di dimensione Avventura anche a Kata Kumbas, per un eventuale futura one shot di gioco in solitario. Per giocare serve un personaggio e chi meglio della Wicked Lady per iniziare un’avventura in stile Brancaleone? Se non sapete chi sia questa signora vi consiglio questo articolo di Davide Mana.

Onestamente non apprezzo totalmente il regolamento originale del gioco di Kata Kumbas e non sono riuscito a trovare interessante la versione di Kata Kumbas per savage worlds, anche se ne possiedo una copia per nostalgia. Come accennavo in un precedente articolo entrambi i regolamenti sono troppo complessi per essere adatti allo stile di gioco con Mythic, specie in questo periodo che, causa smart working tutti i tavoli di casa sono occupati e quindi per giocare sfrutto lo split screen del cellulare.

La versione del regolamento che uso di solito è la guida al regolamento di Dimensione Avventura di Librogame’s Land. In questo caso sto valutando anche l’ipotesi di utilizzare invece Fighting Fantasy Essence pubblicata su caponata meccanica.

Continua a leggere

La Nave degli Orrori – Un nuovo Spirito sulla nave

2013-02-19_IsabelPrincipessa Argenta,

ieri sera ero così sfinita che mi gettai sul letto ancora vestita… Ofelia si offrì gentilmente di togliermi gli abiti e infilarmi una camicia da notte. Non so perché acconsentii ma finì che dopo avermi tolto la blusa Ofelia iniziò a carezzarmi il seno e baciarmi. Nuovamente sentii i suoi denti sfiorare la mia pelle e con un brivido mi ritrassi e poi la allontanai da me urlando.

La nostra lite fu interrotta da delle grida orribili. Uscimmo nel corridoio dove incontrammo anche Carlotta, spaventata come tutti gli altri marinai. Pareva strano che i marinai non prestassero alcuna attenzione alla bambina, chiaro segno che era effettivamente un fantasma.

Avanzando nella calca ci trovammo davanti allo spirito di una donna disperata per la perdita della figlia. Pensavamo che fosse la madre di Carlotta, ma quando la portammo dalla bambina lei non la riconobbe e disse che la stavamo imbrogliando. Quando finalmente riuscii a calmare la donna lei ci disse di essere morta di parto e che era il capitano Collasanta a prevenire il suo riposo eterno, l’avarizia dell’uomo le impediva di poter trovare pace. Non riuscimmo però ad ottenere dallo spirito scosso altre informazioni al riguardo.

Nel frattempo Carlotta era sparita. Quando tornammo nella stiva di carico per indagare non c’era nessuna cabina però, incastrata fra le travi di legno, trovammo una collana d’argento che recava le iniziali C.M.R.

Collana alla mano decisi di andare ad affrontare il capitano Collasanta per chiare una volta per tutte questa storia di fantasmi. Improvvisamente il mio precedente litigio con Ofelia mi pareva così futile.

Continua…

post precedente – post successivo

 

La Nave degli Orrori – Sperduti nel mare

2013-02-19_IsabelContinua…

Come se l’attacco dei divoratori di cadaveri non fosse stato abbastanza nel pomeriggio un uomo cadde in mare. Fortunatamente Thorax si tuffò per ripescarlo e riuscì a portarlo in salvo. Nel guardare Thorax che risaliva a bordo non potei fare a meno di notare che la polena della nave non rappresentava più la bella fanciulla che ricordavo dall’inizio del viaggio ma una strega degli abissi con gli occhi sporgenti e le mani artigliate.

Interrogati sulla questione i marinai mi dissero che tale fenomeno era accaduto di frequente dopo l’avvistamento di banchi di nebbia.

A sera ci fermammo per riparare i danni causati dall’attacco dei pirati e Teferine guardando le stelle mi disse che eravamo in una posizione completamente diversa da quella precedente. Il giorno della tempesta eravamo in prossimità della Bralacia mentre oggi ci trovavamo dall’altro lato di Laìtia, molto vicini alle coste della zona nota come le pianure dei Rom. In un solo giorno avevamo circumnavigato metà di Laìtia senza neanche rendercene conto.

Prima i fantasmi, poi i mangiatori di carogne e ora anche le dilocazioni nello spazio, tutto questo sembra a indicare che qualche forza diabolica sia all’opera o nel mare o in questa nave.

Il mistero si sta infittendo, volevo parlare con il capitano ma in questi giorni sembra inarrivabile.

Debitamente serva vostra,
Camelia Farnese

post precedentepost successivo

 

La Nave degli Orrori – Gli abomini nella nebbia

2013-02-19_IsabelContinua…

Ieri mattina è calata una nebbia estremamente fitta che posso solo definire infernale e da questa sono usciti degli orrendi pirati che parevano più morti che vivi e sembravano più che umani dei mangiatori di cadaveri.

Lo scontro fu breve e brutale.

La loro nave fantasma, avvolta in alghe, corallo e incrostazioni di calcio, ci speronò sul lato e le orrende creature saltarono sul ponte. La bravura degli uomini di Collasanta riuscì ad aarginare l’assalto delle creature diaboliche. Io stessa mi gettai sul ponte con la mia spada magica in pungo, gridando salmi e lodi al Signore senza Tempo, mentre affondavo colpi nella masnada di nemici infernali, ispiando i marinai con le mi grida e quando necessario ache con un lalcio ben assestato al loro fondoschiena. A quanto sembra quegli uomini sono dei veterani temprati, guerrieri sanguinari probabilmente avvezzi a più di un’operazione di pirateria in queste acque, per essere dei semplici e onesti marinai.

Alla fine respingemmo gli abomini che ci avevano attaccato oltre il ponte la nave che ci aveva speronato si dossolse nella nebbia, come se non fosse mai esistita lasciando la nave di collasanta arracante in mare ad imbarcare acqua. Il capitano decise di avvicinarsi alla costa per tentare delle riparazioni.

Continua…

post precedentepost successivo

 

La Nave degli Orrori – Carlotta

2013-02-19_IsabelPrincipessa,

Gli unici che stanno traendo profitto da questo viaggio sono Thorax e Teferine che sembrano aver trovato reciproco apprezzamento nella propria compagnia, a giudiacre dai rumorosi suoni di godimento che spesso provengono dalla cabina a fianco alla nostra. D’altronde è ormai risaputo che Thorax venga sempre apprezzato per le sue qualità dalle donne dissolute.

Io invece sto iniziando a pensare che la nave sia maledetta. Dopo l’incontro con Giacomo vi fu una tempesta di proporzioni immani e una delle vele della nave fu gettata in mare.

Ma il vero problema capitò dopo la tempesta, quando incontrai Carlotta.

Quella sera io e Ofelia incontrammo a bordo una ragazzina di nove anni in camicia da notte che si era smarrita. La bambina era coperta di acqua gelida, quindi la portammo alla nostra cabina per asciugarla. La bambina ci disse che aveva perso la propria bambola ed era andata a cercarla e che era il cuoco a portarle ogni tanto del cibo.

Accompagnammo la bambina alla sua cabina, che stranamente si trovava infondo alla stiva di carico e lì trovammo anche la sua bambola, poi andammo da cuoco per avere un po’ di latte fermentato, ma questi negò di aver mai visto Carlotta. Quando tornammo nella stiva di carico, la cabina di Carlotta aveva semplicemente smesso di esistere…

Una sola parola venne alle labbra mie e di ofelia quasi in contemporanea: Fatasmi!

Continua…

post precedentepost successivo

P.S. non so cosa pensi No’Akei, ma secondo me la nave degli orrori è stato un dei punti migliori della storia di Camelia farnese, paragonabile solo alle avventure inziali prese da No Dignity in Death

La Nave degli Orrori – Strani incontri nella notte…

2013-02-19_IsabelContinua…

Cercai di addormentarmi, ma poi bussarono alla porta. Era un certo Giacomo e pareva un po’ ubriaco e un po’ perso, comunque si scusò dell’intrusione e se ne andò a cercare la propria cabina da un’altra parte.

Non passò molto che arrivò Ofelia spaventata, mi disse che Giacomo aveva bussato anche da lei, stessa identica scena in ogni minimo particolare, ma lei aveva seguito l’uomo lungo il corridoio e su per le scale, solo che arrivata di sopra non c’era nessuno, e lei vedeva già bene di notte ben prima di essere contaminata dal vampirismo.

Era spaventata, temeva che ci fosse un’apparizione sulla nave e voleva restare con me, si scusò per la sfuriata di prima e insistette affinché la punissi. Anche se stanca le assestai qualche frustata decisa mentre rivolgeva a me la sua schiena nuda stando inginocchiata. Mentirei se dicessi che la cosa mi dispiacque, sferzare Ofelia ha qualcosa che per me è molto più che liberatorio…

Poi ci scusammo l’una con l’altra e ci addormentammo, io abbracciata al cuscino e Ofelia a me. Perché le cose fra noi due non possono essere così semplici? Perché Ofelia mi desidera come qualcosa di più che un’amica? E cosa desidera esattamente?

Devotamente serva vostra,
Camelia Farnese.

post precedente – post successivo

La Nave degli Orrori – La nave del capitano Collasanta

2013-02-19_IsabelPrincipessa Argenta,

il primo giorno di viaggio in nave fu molto estenuante. La sera ero distrutta e piena di contratture probabilmente dovute alla tensione degli ultimi giorni e al rollio che non mi aiutava certo a rilassarmi.

Ofelia mi convinse a tornare in camera e lasciarmi massaggiare, avevo accumulato veramente un sacco di tensione e le sue mani mi fecero male. Mi consigliò di togliere la blusa così avrebbe potuto massaggiare con meno forza e distendere egualmente le fasce muscolari.
Acconsentii perché tanto avevo ancora il petto fasciato per poter indossare l’armatura e quindi non c’era il rischio di esporre alla sua vista nulla di imbarazzante, per quanto non potei fare a meno di domandarmi da dove nascesse quello scrupolo…

Ofelia aveva comunque ragione, senza blusa i massaggi erano più efficaci e cominciai a rilassarmi. Purtroppo la natura passionale del vampiro che ora è in lei prese il sopravvento, avvicinò la sua bocca al mio collo e cominciò a baciarmi. Sentii il tocco freddo dei suoi denti contro la mia pelle e la allontanai spaventata… adirata… turbata… imbarazzata… desiderosa di cos’altro ancora?

Ofelia si offese mortalmente, disse che non capiva come io potessi voler continuare a rifiutare quello che lei provava per me nonostante tutta la sua devozione nei miei confronti. Disse che avrebbe cercato un’altra cabina per dormire da sola e sbatté la porta alle sue spalle seccata…

Decisamente i rapporti umani non sono fatti per me, rimango dell’idea che sarebbe meglio evitarli.

Continua…

post precedentepost successivo

La storia fra Farnese e Ofelia comincia ad entrare nel vivo, probabilmente questa è stata la parte migliore della campagna.

La nave degli orrori – Fino al Porto di Ostia

teferine1
Continua…

Il viaggio fino al porto di Ostia fu più movimentato del previsto. Approfittammo del passaggio sul carro di Francesco Bentivoglio, un uomo che trovammo alla porta orientale di Maro e che cercava un guaritore.

In cambio dei servigi di Ofelia, Francesco ci caricò nel suo carro e ci condusse fino a Ostia, ma lungo la strada venimmo attaccati dai feroci predoni della Lisca Nera. Predoni che divennero molto meno feroci dopo che Thorax ne massacrò un paio con il suo martello e Teferine ne uccise alcuni con le sue pistole. L’incontro con quei derelitti ci fruttò anche quattordici cei. I predoni avrebbero pagato per il nostro pernottamento ad Ostia.

Arrivati ad Ostia Teferine ci presentò al capitano Collasanta, un uomo che ci tenne subito a precisare che la donna che si portava a letto era tutto fuori che santa. In passato la Karrer gli aveva fatto alcuni favori quando doveva portare alcune cose a Maro, quindi Adelmo fu ben disposto a offrirci il viaggio fino a Nevezia ad una tariffa molto agevolata, specie dopo che con mia somma stizza Ofelia propose di trascorrere con lui il resto della serata.

Non so neppure perché me la prenda così con lei… neanche fossimo… non so in realtà cosa siamo.

Devotamente Serva Vostra

Camelia Farnese

post precedentepost successivo.

La nave degli orrori – Imporbabili alleate

teferine1
Vostra altezza,

Questa mattina sono andata a trovare Teferine presso la dimora dei Karrer, per scoprire che in realtà lei è un’integrata, un’abitante di un in luogo chiamato Inghilterra, piombata su Rarte attraverso una porta di livello, quasi in punto di morte. A dimostrazione del suo bel caratterino la donna impaurita aveva assalito e ucciso il custode della porta di livello. In soli tre anni però Teferine aveva scalato le vette del crimine organizzato ed era riuscita a farsi ammettere fra i ranghi della nobiltà diventando una protetta di Gasparre De Luca.

Ora Teferine temeva che De Luca potesse ritorcersi contro di lei e quindi se accettavo di portarla con me era disposta a mettere al mio servizio le sue abilità di alchimista e assassina, oltre a fornirmi i suoi contatti al porto di Ostia per trovare una nave.
Ero un po’ dibattuta da questa donna che chiaramente aveva un comportamento molto ambiguo, ben oltre quello mostrato in alcune occasioni da Ofelia. La donna aveva uno sguardo freddo e spietato che indicava chiaramente quanto poco peso desse all’altrui vita umana, ma era chiaramente una persona con molti contatti che potevano tornare utili e mai come ora ero in cerca di alleati. Inoltre la donna era sinceramente spaventata dal rischio che Gasparre ponesse fine alla sua vita e quindi avevamo un avversario, attualmente intoccabile, in comune.

D’altronde già portavo con me una pugnale e una spada magica, oltre agli anelli di lady Neira, pur appartenendo all’ordine dei cavalieri della fede, quindi accettare i servigi di un’alchimista non era poi trasgredire i miei principi più di quanto avessi già fatto.
Acconsentii quindi a farmi Accompagnare da Teferine nel mio prossimo viaggio e lei disse che mi avrebbe presentato ad Adelmo Collasanta al porto di Ostia. Il miglior capitano di navi della zona, oltre che un impenitente contrabbandiere.

Continua…

post precedentepost successivo.

Dopo il grade successo torna l’alter eg di Katerine Ferrer, la wicked lady che ci accompagnerà per tutto lo svolgimento de la nave degli orrori. Ne vedremo delle belle.

Teferine Karrer, la dama maledetta.

teferine2Lo scorso inverno avevo preso in mano Teferine Karrer, la dama maledetta e adesso alla luce delle mie maggiori conoscenze di Pathfinder, ho provato a ricreare la classe partedo dalle informazioni presenti nel Pathfinder reference document

Si trattava di una non integrata, ovvero un essere umano proveniente da un’altra dimensione che aveva raggiunto Rarte attraverso una porta di livello, e aveva rifiutato l’accoglienza pacifica dei custodi della porta e l’incantesimo di integrazione. Originariamente avevo sviluppato il personaggio come ladra per le regole originali di Kata Kumbas.

Questa è la progressione di Teferine dal livello 1 a 6, se si gioca E6 per i livelli successivi il personaggio

Level

Base Attack Bonus

Fort Save

Ref Save

Will Save

Special

Extracts per Day

1st

2nd

1st

+1

+2

+2

+0

Deeds, grit, gunsmith

2nd

+1

+4

+4

+0

Alchemy, bomb 1d6, brew potion, mutagen, throw anything

1

3rd

+2

+5

+5

+0

Discovery, poison resistance +2, poison use

2

4th

+3

+5

+5

+1

Bomb 2d6, swift alchemy

3

5th

+4

+6

+6

+1

Discovery

3

1

6th

+4

+6

+6

+1

Bomb 3d6, poison resistance +4

4

2

Alleaze: gioielli, seta, nobilità, alchimia, uomini tenebrosi.

teferine1

str

8

-1

dex

16

3

con

12

1

int

14

2

wis

10

cha

16

3

Teferine nel modo di Kata Kumbas, la secolo Katerine Ferrer the “wicked lady”, era una nobildonna inglese con un’eccessiva passione per il banditismo, finita molto male che nella mia realtà parallela ha poi attraverato una prota di livello in punto di morte. Non essendo perfettamente integrata si porta dietro dal suo mondo la conoscenza delle pistole e quindi partire come pistolero mi pare la cosa migliore, quando ho letto l’archetipo straniero misterioso mi sono detto che era fatto apposta per Teferine / Katerine.

Per una persona del genere in seguito la carriera migliore è forse l’alchimista, oltretutto nella versione di Pathfinder è una classe che si avvicina molto anche a quella dell’assassino viste le abilità nell’uso dei veleni.

Scoperte: cura spontanea, missile esplosivo

Cura spontanea viene di conseguenza all’idea che il personaggio sia diventato in gradi di “sopravviere” alle ferite che le sue disavventure le hanno progressivamente riportato.

La scelta di missile esplosivo premette di massimizzare l’effetto della sua pistola. Teferine può scegliere di attaccare con una pistola facendo 1d8+3d6 di danni o con due con la possibilità di aggiungere ai danni i bonus di carisma, grazie al talento del suo archetipo.

I talenti che ho scelto per lei sono Two weapon fighting, extra grit, no name, weapon focus pistol.

Teferine Karrrer si dimostra un ottimo recurring villian, ha una spiccata tendenza a sopravvivere a qualsiasi avversità ma può anche diventare una scomoda fonte di aiuto.

Ancora una volta un grazie sentito a Davide Mana, per avermi fatto conoscere la “wicked lady” (Il retroscena)