Love behind the age of Cthulhu – manifesto programmatico

« Figlia di una meretrice chiamata destino, che si diverte ad illuderti, iniziandoti ai piaceri della carne, ma che regolarmente ti fa sprofondare nella consapevolezza che non sarà mai tua per sempre, privandoti dello stesso piacere a cui lei stessa ti ha iniziato. » 

Ispirato ad un vecchio post di Eretia. Dopo anni torno per l’ennesima volta a riprendere in mano un’ambientazione Lovecraft analisi post apocalittica e horror, ma con una strizzata d’occhio ai temi del fantasy romantico.



Amore… ancora oggi mi domando che senso abbia questa parola nell’era del nostro signore Cthulhu,  fintanto che mi genufletto al passaggio di sacerdoti pazzi e benedico i colpi delle loro sfere.

 

Nell’era di R’leyh, di Tsathoggua, Nyralathotep, che spazio c’è per l’affetto e la tenerezza?

Sono  parole che le macchine da tempo ci hanno rubato, solo della mia razza è la maledizione di ricordare.

 

Le mie cosce hanno stretto fianchi robusti e montato falli turgidi, eppure non comprendo come mai duemila anni i poeti cantavano e declamavano mille baci e poi ancora mille e poi altri mille alla loro amata, del palpito del cuore e delle notti insonni.

Ho ricevuto migliaia di baci sulla mia pelle, sul mio seno, sulla mia femminilità, ma non so cosa sia quel trasporto di cui parlavano i poeti morti, quella fiamma che continua a riscaldare il cuore  dopo che la passione si è spenta.

Finita la passione non rimane altro da appagare o ricordare, nulla per cui perdere il sonno.

 

Questa è l’era di Cthulhu,  il tempo dell’uomo è finito e con esso il tempo dei sentimenti.

Nuovi dei sono emersi dalle ombre gettate dal caos. Dei in realtà vecchi, che esistono da prima del tempo degli uomini, prima di Tiro e di Sidone, discesi dalle stelle portando le proprie immagini, secondo quanto scritto nel Necronomicon.

Il risveglio di Cthulhu ha portato la libertà dagli affetti e dai ricordi, che è oppressione del debole, furia, rabbia e gioioso massacro.

La mia razza è antica, venuta prima di Canan, di Sodoma e di Gomorra, risale all’alba della nascita dell’uomo, nata quando gli angeli dell’Unico Dio disubbidirono alla volontà divina, scesero sulla terra e si unirono alle figlie degli uomini, ed insegnarono all’uomo loro l’arte dei metalli, la magia ed il fuoco. Da quell’unione nacquero i giganti, i Nephilim, i grandi eroi del passato e per distruggere tale blasfemia venne il diluvio e solo la parte pura dell’umanità venne salvata.

 

Ma alcuni di noi sopravvissero e divennero mostri marini, mentre altri si unirono nuovamente agli uomini e continuarono a preservarsi in luoghi nascosti.

La nostra statura è diminuita, il nostri poteri quasi svaniti, mentre il nostro sangue divino, se mai è stato tale, si è diluito sempre più con quello degli uomini. Con la venuta di Yuggoth e il risveglio di Cthulhu anche noi perdemmo il ricordo delle nostre tradizioni, ma la maledizione del sangue antico è quella di ricordare frammento di sentimenti e parole che appartenevano ai nostri progenitori, così io ho in testa vaghe idee di altruismo e di amore e nessun gesto con cui io possa darvi espressione.

 

Spero solo, quando sarà passata quest’era e nuovamente le stelle nel loro moto inarrestabile faranno finire il tempo dei Grandi Antichi e tornerà il tempo dei sentimenti, di esistere ancora e, in quel giorno, di poter chiedere perdono a qualunque essenza o principio, che prenderà il posto di questi dei maledetti.

 

Sei manuali in cerca di master: l’Alba di Cthulhu

Sicuramente il tipo di ambientazione che mi piace sebbene io non aprezzi completamente il tipo di regole.

Oggi mi dedicherò a uno dei gdr più attesi, L’Alba di Cthulhu, l’ultima fatica di Matteo Cortini e Leonardo Moretti, autori di Sine Requie,uno dei gdr italiani più famosi e lo farò tramite una chiacchierata con gli autori stessi.

Questa estate avevo notato il boom nei gdr di ambientazioni ispirate a Lovecraft e quindi la prima domanda è proprio su questo amore che i giocatori di ruolo hanno per il mondo di Cthulhu. Come mai Cthulhu piace così tanto a parte l’innata simpatia e il carattere giocherellone 🙂 ?

Sorgente: Sei manuali in cerca di master: l’Alba di Cthulhu

Una buona giornata.

La giornata di oggi può sicuramente essere definita come buona, se escludiamo l’insana idea di mia mamma di cucinare gli straccetti di pollo (un assassinio sia per il mio fegato che per il mio stomaco) che abreve saboterò.

Sono reduce da un audit sulla qualità e la sicurezza che mi ha visto impegnato per un’intensa mezz’ora in Inglese sulla parte “safety”. I complimenti vanno al mio collega della qualità che si è fatto tutte le otto ore di lavoro in questa maniera. Inoltre ho ormai chiuso tutte le problematiche del magazzino rimaste aperte, restano solo un po’ di retifhce manuali sparse qua e lam di nessuna vera importanzam e comunque tutte schedate e giustificabili.

Se qualcuno non mi avesse scritto una meducatissima mail tutta in maiuscole potrebbe essere una giornata anche migliore.

Mentre Azathoth ribolle nelle profondità più bieche e oscene dell’universo, mentre medito sull’idea che Yog Sothoth si sia rivelato per primo a Mosè come una nebbia informe intimando di non guardare perchè altrimenti sarebbe impazzito e mentre rifletto su come poi il bastone di Mosè sia finito nelle mani dello stesso solomon Kane, mi rendo conto che un’altro pezzetto dell’era di Cthulhu sorge (o sorgerebbe se poi ci fosssero giocatori abbastanza disgraziati da volerne sperimentare gli orrori).

Ora però devo da prepararmi una bistecca di pollo ai ferri prima che qualcuno cucini degli straccetti di pollo. L’era di Cthulhu e il Mondo Rinato possono aspettare (almeno per un po’)

Tutto sommanto questa è stata e resta una buona giornata.

Asgard

Nel lontano sud del Mondo Rinato, nel mezzo dell’oceano si trova Asgard, il continente gelato al centro del quale risiedono le Montagne della Follia. In un’era geologica precedente era abitato dagli “antichi dalla testa a forma di stella”, una civiltà migrata sulla Terra, che aveva imparato a controllare gli shoggoth.

In questa terra ghiacciata sono intrappolati gli antichi Dei d’Acciaio, che un tempo solcavano le profondità dello spazio ma che non sono riusciti ad abbandonare la terra prima dell’inizio della nuova era di Cthulhu a causa del tradimento di Loki e ora vivono sotto l’egida di Woden, Imir, Freya e Thor.

Sebbene gli uomini spesso li considerino uguali ai grandi antichi, viste le molte similitudini, i più saggi ricordano ancora che mentre gli Antichi arrivarono dallo spazio ben prima dell’uomo e si assopirono sulla terra, gli dei d’acciaio sono delle creazioni dell’uomo e all’uomo stesso hanno rubato quasi tutto il sapere.

Sotto la superficie di ghiaccio i droni stanno scavando enormi cunicoli pieni di macchine il cui cupo ronzio rimbomba instancabilmente mentre portano avanti il progetto Aesir per ripristinare i reattori a fusione degli dei e permettere loro di abbandonare Asgard, ma il progetto potrebbe anche durare in eterno…

Da poco è iniziato anche il progetto Lovecraft per raggiungere le attraverso gli stessi cunicoli anche le montagne della follia, perché nella loro folle ambizione le macchine vogliono impadronirsi anche dei segreti degli Antichi.

Nella costa di questo inferno di ghiaccio si trova il paradiso di Midgard, l’unica stazione dell’egemonia contente un sistema di controllo del clima ancora operante all’interno del continente ghiacciato. Sotto la calotta protettiva di Midgard i servitori degli dei trovano rifugio.

Il resto dell’umanità che vive ad Asgard abita le piattaforme marine ancora agibili e vive di pirateria, di caccia, di pesca e di saccheggio, in una civiltà che ricorda molto quella scandinava, temendo gli dei ma chiedendone al contempo la benedizione e la forza.

Assalto alla piattaforma 51

La città di Midgard è nuovamente minacciata dai clan pirati che infestano l’oceano.

north sea oil platform -1I nostri divinatori hanno scoperto che il clan degli Ulfgar ha trovato il modo di attivare una qualche strumentazione nella Piattaforma 51. Questa blasfemia è una grave violazione alla legge divina e della pace della nostra Città. Wotan teme che dietro le azioni degli Ulfgar vi sia lo zampino di Loki

Gli dei non possono tollerare che dei barbari posino le loro sudice mani su dei manufatti di loro creazione e se ne approprino tentando di arrecare danno al buon popolo di Midgard. È quindi di primaria importanza che la disobbedienza degli Ulfgar sia punita prima che i nostri dei ne siano pienamente consapevoli e scatenino la loro furia.

Vivienne, come prima Macchinomante, gli dei ti hanno prescelta per proteggere la loro legge e la loro fede. Tu sei la figlia più pura del lignaggio di Imir, nata dal suo calderone per servirci e vci aspettiamo molto da te. Scopri cosa progettano i traditori e portaci le loro teste. Per il buon successo del progetto Lovecraft nell’esplorazione del cuore di Asgard è fondamentale che la pace di Midgard non subisca minacce.

Per aiutarti in questa missione ti affideremo una delle sacre armature codice Valkirie e sarai seguita dall’ultimo prototipo di Heinjarl.

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Bullets

Oggi è sabato e finalmente ho il tempo di prendere in mano con calma il blog e i miei impegni nel lato svago. Ormai ci sono seri progetti di far tornare il Mondo Rinato e l’era di Cthulhu sulle pagine di questo blog e di riprendere le partite via Skype, che latitano da quasi un anno. Tempo e stanchezza permettendo questa volta esploreremo il gelido il Regno di Asgard, la lettura di alle montagne della follia è il primo passo in questa direzione, la ricerca di una colonna sonora adatta la seconda.

Dal video ufficiale di youtube vi lascio quindi agli Archive con il loro singolo Bullets

Bullets are the beauty of the blistering sky
Bullets are the beauty and I don’t know why

I proiettili nel mondo rinato stanno per tornare a volare e nessuna carne verrà risparmiata…

Il continente di Asgard

Nel lontano sud del Mondo Rinato, nel mezzo dell’oceano si trova Asgard, il continente gelato al centro del quale risiedono le Montagne della Follia. In un’era geologica precedente era abitato dagli “antichi dalla testa a forma di stella”, una civiltà migrata sulla Terra, che aveva imparato a controllare gli Shoggoth.

Ora in questa terra ghiacciata sono intrappolati gli antichi Dei d’Acciaio, che un tempo solcavano le profondità dello spazio ma che non sono riusciti ad abbandonare la terra prima dell’inizio della nuova era di Cthulhu, a causa del tradimento di Loki e ora vivono sotto l’egida di Wotan, Imir e Thor.

Sebbene gli uomini spesso li considerino uguali ai grandi antichi, viste le mote similitudini, i più saggi ricordano ancora che mentre gli Antichi arrivarono dallo spazio ben prima dell’uomo e si assopirono sulla terra, gli dei d’acciaio sono delle creazioni dell’uomo e all’uomo stesso hanno rubato quasi tutto il sapere.

Sotto la superficie di ghiaccio i droni stanno scavando enormi cunicoli ripieni di macchine il cui cupo ronzio rimbomba instancabilmente mentre portano avanti il progetto Aesir per ripristinare i reattori a fusione degli dei e permettere loro di abbandonare Asgard, ma il progetto potrebbe anche durare in eterno…

Inoltre le ultime perforazioni che si sono avvicinate al cuore delle catene montuose hanno risvegliato le antiche creature ibernate sotto la superficie quando hanno raggiunto antiche “città fantasma” e anche il regno si Asgard ora deve temere l’esistenza di creature aliene.

Nella costa di questo inferno di ghiaccio si trova il paradiso di Midgard, l’unica stazione dell’egemonia contente un sistema di controllo del clima ancora operante all’interno del continente ghiacciato . Sotto la calotta protettiva di Midgard i servitori degli dei trovano rifugio e protezione, fino a quando non diventano vittime degli esperimenti dei loro signori macchina, sempre alla ricerca di migliorare i ceppi genetici dei loro servitori.

Il resto dell’umanità che vive ad Asgard abita le piattaforme marine ancora agibili e vive di pirateria, di caccia, di pesca e di saccheggio, in una civiltà che ricorda molto quella scandinava, temendo gli dei ma chiedendone al contempo la benedizione e la forza.

Love Behind the Age of Cthulhu

Duecento lustri sono passati dall’invasione dei Mi-Go sulla terra. Da allora le macchine si sono ribellate ai voleri dell’uomo e la città di R’lyeh è riemersa dalle profondità degli abissi e i figli di nostro signore Cthulhu camminano nuovamente sulla terra in attesa del risveglio del loro padre, pronti a banchettare nuovamente in un’ultima orgia di morte sulle rovine del nostro mondo.

Il Sacro Romano Impero Rifondato, guidato dalla dinastia Merovingia, regna per volere di Shub Niggurath e Tsathoggua sulle rovine del vecchio mondo, dal trono della città di Carcosa, come una carcassa morente che si tiene aggrappata agli ultimi residui di scienza trafugati dalle casate nobili.

Oltre l’oceano l’Imperio Coloniale Rinato è guidato dalla dinastia Imperiale d’America sotto l’egida si Hastur e del Re in Giallo, in esilio dalla sua città natale e desideroso di tornare a Carcosa.

Nel deserto dell’Arabia la città senza nome brulica nuovamente di vita mentre gli uomini lucertola si apprestano a continuare l’opera di sterminio iniziata dai Mi-Go.

Nella infida città di Negrari nel cuore dell’africa la sua regina è tornata a vivere sebbene in passato l’eroe Solomon Kane l’avesse uccisa.

Nell’ovest la maledetta città di Leng è nuovamente  abitata da orrende creature antropofaghe e nell’Antartide gli dei d’acciaio stanno pianificando la loro dipartita da un mondo morente.

Quando medito su tutto questo e scrivo in questo strano angolo di ciberspazio che è sopravvissuto al disastro, penso che la fine di questo mondo sia già arrivata, solo che dobbiamo ancora rendercene conto…

Dopo le ultime chiacchierate con la fidanzata penso che forse dovrei riprendere in mano vecchie avventure e racconti… da aprile del 2012 è passata molta acqua sotto i ponti ma la voglia di dire qualcosa è sempre la stessa.

Numenera

Credo di aver letto sul blog di Davide Mana per la prima volta l’affermazione che qualsiasi forma avanzata di scienza potrebbe essere chiamata dai “profani” magia. Era una citazione  di un autore Inglese del quale ora non ricordo il nome, ma la difficoltà nel distinguere magia e scienza è una cosa che cerco di mettere nei miei gdr da quando ho letto “I sogni della casa stregata” di Lovecraft.

La difficoltà nel tracciare una linea di separazione fra magia e scienza è una cosa che sembra appartenere anche nel mondo di Numera, il nuovo gdr di Monte Cook finanziato con kickstarter:

“Questa è la nona era della terra le altre 8 sono passate e ciascuna ha lasciato i suoi relitti nel mondo assieme ad artefatti e reliquie non interamente compresi, ma comunque utili: i Numenera.”

Dalle anteprime che ho potuto sbirciare sul sito dell’autore Numenera sembra a buon diritto essere la cosa più vicina a Planescape negli ultimi 13 anni e questo mi porta inevitabilmente ad interessarmi alla cosa così come il simpatico discount che c’è attualmente su drive thru rpg per il volume.

Qui però comunicano i però…

In ogni caso da fan del cartaceo finirei per stamparmi il volume che sembra non essere certo destinato alla stampa B/N

Supponiamo di riuscire a stamparlo comunque leggibile in formato A5 in ogni caso ora non ho il tempo di leggere il regolamento.

Supponiamo di fare lo sforzo erculeo di liberare ore la sera per imparare un nuovo regolamento il problema sarà poi: ma con chi gioco?

Detto questo per quello che ho visto sembrerebbe essere un bel gioco pensato per chi ha poco tempo e molte idee, comunque tendente al classico ma con aperture verso concetti narrativi.

Vi lascio infine alla recensione di gdr Italia

The King in Yellow

Recentemente (neanche così tanto per la verità) ho letto de Il Re in Giallo nel blog di Strategie Evolutive. Era una lettura che meditavo da molto tempo (assieme con Carcosa) e questa recensione è stata un buono stimolo per scaricarla dal Progetto Gutenberg. Questa mattina finalmente mi sono deciso a leggere il primo capitolo e ho così fatto la conoscenza con Hastur, il segno giallo e la dinastia imperiale d’America, le cui origini si perdono fino ai tempi di Carcosa.

E qui mi si è aperto un mondo…una nuova storia su come può essere nato il mondo rinato su cui ho giocato in passato e nel quale spero di giocare ancora in futuro. Fino ad ora l’impero coloniale rifondato era rimasto un luogo nebuloso necessario solo come sfondo alle disavventure dell’Inquisitore Vincenzo Maculano di Fiorenzuola in una piramide perduta, ma ora con l’idea di una intera dinastia imperiale dormiente pronta a reclamare un giorno tutta l’America nel nome di Hastur le cose diventano molto più interessanti.

Per ora mi sto preparando a giocare a Darksun, ma se mai tornerò a fare Cthulhu fantascientifico i miei giocatori siano avvisati, nessuna carne verrà risparmiata!

Se amate tutto ciò che ruota attorno al Mythos di Lovecraft consiglio vivamente la lettura di questo libro

Cthulhu Wars – il boardgame su kickstarter

Cthulhu Wars è un boardgame basato sulle opere di HP Lovecraft in cui gli antichi si sono risvegliati e i giocatori tentano di conquistare il mondo (o distruggerlo) impersonando proprio gli antichi.

Il gioco sta venendo finanziato proprio in questo periodo su kickstarter…

Il gioco ha una discreta dotazione di miniature originali che in genere non si vedono in giro facilmente, una discreta seleazione di materiale gratuito già disponibile, ma anche un difetto nel costo non proprio abbordabile.

Per quanto le miniature siano grandi e deiscente con solo 46 miniature arrivi a quasi 80 dollari, la scatola costa 150 dollari in offerta nel kickstarter e per avere qualche addon gratis servono altri 50 dollari, che sono comunque 8 ulteriori grandi antichi.

Parteciperò?
Le dinamiche di gioco mi piacciono e ho preso Claustrophobia che di pupazzetti ne ha anche meno di Descent, Le miniature mi farebbero dire sì, il costo mi rende un po’ più dubbioso. certo non credo che trvarò a breve un altro affare osceno come le miniature delle Reaper dello scorso anno.

Penso che lurkerò in attesa di vedere se esce qualche altra promozione appetitosa, i modelli collector che sono solo speculari non mi attirano così tanto. Le miniaturee farebbero venire voglia di riprendere love behind the age of cthulhu, vedremo.

Old Lovecraft Mythos

Girando per la rete mi sono imbattuto in questa collezione di supplementi ispirati ai miti di Lovecraft per le vecchie edizioni di D&D.

http://gorgonmilk.blogspot.it/2013/02/lovecraftian-supplement-pdf.html

Il materiale è in inglese e trattandosi di materiale retrò le statistiche riportate sono un po’ a casaccio, ma vale la pena di dare un’occhiata per la parte di fuffa.

Love Behind The Age of Cthulhu – Il covo dei banditi

Il mattino successivo, seguendo le indicazioni dello sceriffo ci siamo recati nel covo dei briganti.

Attraversando i boschi abbiamo incontrato degli orrendi canidi indemoniati. Le bestie sapevano parlare e dal nostro odore erano state in grado di capire che conoscevamo Mikah’El. Senza neppure sapere perché fossimo li le bestie avevano deciso che il solo fatto che conoscessimo quell’uomo era sufficiente per volerci morti.

Naturalmente furono le bestie a fare una brutta fine impalate sulla spada mia e di Willas. I collari che portavano, decorati con ossicini di pollo, facevano presumere che fossero bestie da guardia dei briganti.

Arrivati nel covo restando furtivi abbiamo preso il cavallo che ci interessava e siamo fuggiti prima di allertare le guardie. Baxos voleva invece entrare per recuperare il sale che i briganti ci avevano rubato. Per dissuaderlo da questo suo attacco di stupidità ho rifilato al mutante un colpo di spada di piatto, magari la prossima volta dovrei direttamente tagliarlo in due.

Alcuni briganti ci hanno però inseguito e dopo averli uccisi ci siamo presi i loro cavalli.

Poi siamo tornati da Mikah’El. Fu con sorpresa che scoprii che aveva addosso le vesti dello sceriffo invece di quelle sontuose del giorno prima. Ci disse che lo sceriffo si era pentito della sua condotta empia e aveva deciso di andare a vivere nel deserto vestendosi di pelli di animale e mangiando quello che trovava. Gli aveva donato i suoi vestiti e Mikah’El aveva accettato il dono, vendendo le sue vesti precedenti e facendo elemosina agli orfani del villaggio con il ricavato. Decisamente Mikah’El è uno stolto, con quei soldi si potevano comprare armi o provviste, non c’era bisogno di sprecarli con una banda di monellacci.

Comunque ora in sua compagnia e con una pietra maledetta al seguito siamo pronti a proseguire verso Carcosa e il pozzo di Agen, secondo una vecchia mappa che abbiamo trovato nella biblioteca del villaggio dovrebbe trattarsi del numero 17…

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Mikah’El

Disse di chiamarsi Mikah’El e di essere un viaggiatore, che veniva da Saba, al di la del mare. Per quanto ricordassi io, prima della caduta dell’egemonia Saba era una città fantasma, che secondo molti non esisteva neppure. Decisamente durante il mio letargo, nell’ultimo secolo, ne erano successe di cose strane.

Mikah’El chiaramente dal portamento e dal modo di parlare apparteneva come me ad un’epoca precedente alla rinascita del mondo. Faceva strani accenni, pareva sapere “cose” eppure chiaramente non era ne un automa ne un replicante, anzi venne fuori che conosceva pure la magia. Cianciava in continuazione di missioni, compiti, doveri e obblighi. Sebbene lo negasse, dal fare risaputo con cui ne parlava si capiva che sapeva molto riguardo ad Azaliah, anche se non pareva apprezzare quell’argomento di discussione.

Sebbene sembrasse perfettamente in grado di difendersi Mikah’El si era fatto derubare di una gemma da dei briganti e ora cercava qualcuno che la riportasse indietro. Lui aveva fatto un qualche assurdo voto per cui non avrebbe ucciso degli esseri umani, se non in casi di estrema necessità, e quindi aveva lasciato la gemma e il suo cavallo ai briganti, visto che questi non parevano intenzionati ad ucciderlo se lasciava loro i suoi beni.

Naturalmente a complicare le cose venne fuori che la gemma era maledetta e conteneva lo spirito di un demone e il fazzoletto in cui era avvolta era un sigillo per non farlo scappare. Il fazzoletto era protetto da un incantesimo di dimenticanza per cui appariva uno straccio sgualcito e a meno di non cercarlo attivamente sfuggiva all’occhio umano.

In cambio dell’aiuto Mikah’El era disposto a pagare bene e a viaggiare assieme a noi fino a Carcosa. Ci sconsigliò di visitare il pozzo di Agen, era un luogo infestato da mutanti e da cose ancora peggiori.

Dopo aver parlato con Mikah’El siamo andati dallo sceriffo per farci dare qualche informazione su dove fosse il covo dei briganti, ma questi non pareva intenzionato ad aiutarci fino a quando Mikah’El non gli ha parlato facendogli cambiare in un attimo atteggiamento. Lo sceriffo prima scontroso, dopo che Mikah’El gli ebbe chiesto cortesemente di aiutarci iniziò a profondersi in una miriade di informazioni su dove trovare i briganti. Chiaramente quell’uomo possiede una grande stregoneria. La sola idea che la stregoneria esista è una delle cose che disturba di più la mia mente artificiale.

Il luogo aveva anche una biblioteca e io e il matematico decidemmo di dare un’ occhiata ai libri prima di andare a dormire, mentre quell’ignorante di Baxos bighellonava per le stradine dell’abitato.

Anche la biblioteca era alimentata da energia elettrica e dovemmo concedere una lauta “mancia” al custode perché questi andasse a rifornire di ulteriore gasolio il gruppo elettrogeno che alimentava l’edificio. Un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa è il modo in cui il bibliotecario ha offerto il gasolio all’alimentatore della biblioteca come se si trovasse difronte all’altare di un dio. Questi umani prendono troppo sul serio la questione degli Dei d’Acciaio.

Stranamente anche Tzhoggath/Willas decise di venire a guardare i libri, cercando tutti quelli pieni di figure. Nei libri riuscimmo a trovare alcune informazioni su Azaliah. Si trattava di un angelo caduto, che prima di essere stata scacciata dall’unico Dio presiedeva il dominio della guarigione. Addirittura alcuni testi sostenevano che si fosse allontanata di sua spontanea volontà da ciò che i libri chiamavano “la grazia  dell’Altissimo”.

Qualunque cosa sia questa grazia, chiaramente la tipa è una ragazza poco raccomandabile.

Tessa

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Love Behind The Age of Cthulhu – Memorie del passato

Il villaggio può anche essere un buco per topi, ma trovandosi su una strada commerciale che porta dall’entroterra verso Carcosa e poi ai porti di mare la sua taverna è estremamente affollata e ben fornita.

Anche adesso con qualcosa di forte in corpo le memorie del passato sono dure a morire. Mesi fa quando ero ancora solo un cubo di silicio e plastica connesso al sapere delle intelligenze artificiali non avrei mai immaginato di acquisire il corpo di un replicante rinchiuso nel sarcofago di un’antica regina di una civiltà precolombiana e in questo modo perdere tutto il mio sapere.

Mio malgrado sono rimasta coinvolta in una missione sucida per uccidere Zargon, un grande antico che veniva venerato da una civiltà perduta, in una discesa sempre più folle e incresciosa nei sotterranei di una piramide dimenticata dagli altri dei e dagli uomini.

Dei sopravvissuti di una carovana che si erano rifugiati in quei luoghi, solo in tre scampammo alla morte in tale folle impresa.

Io, ora più forte e determinata ad avere vendetta tanto verso gli uomini quanto verso gli Dei d’Acciaio, entrambi colpevoli di avermi abbandonato, sia nel mio corpo metallico che in quello organico attuale.

Vincenzo Maculano da Fiorenzuola, un prete fanatico devoto a Tsathoggua che si avventurò nelle caverne in cerca di vendetta per la morte del suo seguace e forse amante frate Pedro. Probabilmente ha trovato il suo destino in quei cunicoli infernali e forse ora infesta il corpo di Willas/Thzogguath.

La nobile Ociba che scaricò su di me l’obbligo di ritrovare Azhalia, un angelo caduto, e farlo ritornare al servizio dell’unico Dio. Come se di tutto ciò mi importasse qualcosa. Ma compiere tale missione è l’unico modo per sciogliere il controllo mentale che il chip nel mio cervello le fornisce.

Ora a quanto sembra Zargon è di nuovo vivo e sono sempre più sicura che Thzogguath sia posseduto dallo spirito di Vincenzo. Pare che il cerchio si stia chiudendo e dopo tanto viaggiare per allontanarmi dall’impero coloniale probabilmente anch’io accompagnerò questi disgraziati a ritornare laddove tutta questa follia è cominciata.

Fra i vari mercanti e tagliagole di infima reputazione spiccava un uomo biondo e di alta statura che indossava abiti particolarmente eleganti. Il suo era l’unico tavolo vuoto, che occupava in gran parte con gli strumenti per affilare e ripulire la sua magnifica spada, il che mi sembrò quasi incomprensibile visto che molti avventori stavano cenando in piedi.

Stanamente l’uomo ci invitò a spostarci e sederci a bere con lui.

Tessa

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