D&D Next – alcune riflessioni

Di recente ho temporaneamente abbandonato Pathfinder per passare a giocare alla quinta edizione di D&D, ovvero D&D Next.

Dopo un mese di esperienza e la fine della prima parte della campagna della tirannia dei draghi provo a dare una valutazione dell’esperienza.

La quinta edizione di D&D da una leggera strizzatina d’occhio alla prima e seconda edizione di AD&D nel tentativo di riprendere alcuni appassionati retrò e quindi ci troviamo ad avere un sistema di classi e di combattimento leggermente semplificato rispetto alle due versioni precedenti.

La crescita dei personaggi in D&D Next è più graduale e per gli incantatori si hanno meno incantesimi bilanciato dal fatto che gli incantesimi di livello zero hanno un peso maggiore rispetto ad una volta. Nel complesso le classi ora sono più bilanciate e pare che i personaggi migliorino senza diventare uber, per contro anche cose come i coboldi partono al primo livello come vere macchine di morte e in numeri consistenti potrebbero impensierire gli avventurieri molto a lungo.

In concetto di proficency una volta che ci si è abituati funziona meglio di quello che pensavo inizialmente, quando non mi aveva convinto del tutto. Mentre una volta le classi avevano progressioni diverse per tiri per colpire e tiri salvezza ora queste caratteristiche sono sparite sostituite da un bonus generale che varia da +2 fino ad un massimo di +6, ciò che distingue le classi è quindi in cosa sono brave più che quanto sono brave.

D&D Next introduce anche concetti di background, convinzioni, fobie ecc… presi da giochi di approccio non classico, però alla fine il tutto si riduce semplicemente nell’assegnazione di due skill aggiuntive e un sesto della scheda del personaggio occupato da informazioni di “flavor”, se si voleva seguire quella strada si poteva fare di più e meglio.

La personalizzazione del personaggio è dove secondo me il gioco è carente. I talenti sono diventati una regola facoltativa, il manuale base presenta solo due o tre opzioni per classe (che ricordano i vecchi kit di AD&D e sono onsetamente più chiari rispetto all’approccio adottato da Pathfinder, sebbene la sostanza non vari molto), abbiamo attualmente solo due source book usciti che diano ulteriori opzioni per i giocatori di cui uno (Xanathar’s guide to everything) uscirà il 21 novembre

Diventa quindi necessario attingere dal materiale di Unearthed Arcana il quale però è sparpagliato e soggetto nel tempo a revisioni.

Nel complesso su D&D Next mi sono fatto l’idea di un bel gioco, più semplice di Pathfinder, ma incompleto e con un supporto che sarà temo lento e carente, se confrontato con il gioco della Paizo, motivo per cui penso che nel lungo periodo resterò comunque legato a Pathfinder.

 

 

Lego e Pathfinder

Quando il gioco di ruolo (in questo caso Pathfinder)  e i mattoncini Lego si incontrano possono succedere cose epiche.

Questa è una storia di pistoleri e di terrore che andrà presto raccontata.

In attesa di avere il tempo per farlo vi lascio alle foto delle miniature in Lego dei personaggi.

Hacking di Mouse Guard un altro tentativo

Mentre prosegue lo sviluppo di un sistema per giocare Mouse Guard usando Savage worlds, a seguito di alcune osservazioni di  lherian sto valutando anche altre alternative.

Mi piacerebbe utilizzare il gioco per riciclare le miniature dei mouseling della Reaper non che per trovare usi aggiuntivi per le due scatole di Mice and Mystics (sto pensando di comprare anche la terza) ma non riesco a digerire il sistema troppo in stile new wave (ma fin li accetterei) e le abilità gestite con un sistema stile carta sasso forbice (e quello non lo manderò mai giù)

Ritengo che Savage Worlds come meccaniche sia comunque un sistema che ha dei punti in comune con Mouse Guard, i benny possono essere usati per emulare fato e persona, ha un sistema a successi e insuccessi crescenti che va bene per tassare la natura, concepisce l’idea di usare un dado al posto di un’altro già disponibile con alcuni talenti, ad esempio, ed è comunque un gioco skill based, quindi a livello di meccaniche secondo me funziona.

Per contro come, osservava lherian, Savage Worlds è un gioco fast furious and fun che punta molto alla spettacolarità delle scene e a creare situazioni con adrenalina che mal di adattano come mi si faceva notare con dei topolini. Porta comunque a pensare alla regole e ai talenti aspetti che per il feel del gioco dovrebbero essere secondari.

Se allora dovessi trovare un’alternativa più semplice ma che possa restare in tema a questo punto mi verrebbe in mente il regolamento de la terra di mezzo, la serie di librogame, non che utilizzato nella versione semplificata del Gisra, il gioco di avventura della terra di mezzo.
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Un semplice 2d6 system con skill a punteggio crescente, a cui aggiungere la natura a valore 4 che può oscillare fra 0 e 7. Si aggiungono le regole di persona e fato così come sono nel manuale, si permette di prendere le skill da manuale di Mice and Mysics e il gioco dovrebbe filare a patto di calcolare un po di profili delle varie beste del bosco e di quelle dannate faine. meno sostituzioni, i giocatori hanno comunque un feel che non è quello di un gioco completamente classico, ma il sottoscritto non ha i mal di pancia per un gioco totalmente di nuova concezione. Inoltre se qualcuno vuole, con il  gioco di avventura della terra di mezzo non ci chiudiamo la possibilità di utilizzare abilità sovrannaturali che sono invece bannate da Mouse Guard. E così abbiamo la compagnia della guardia dei topi…

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s-l225Poiché non mi piacciono i sistemi con le distribuzioni gaussiane, sto pensando di migliorare il regolamento del gioco di avventura della terra di mezzo usando il d12 perché mi dispiace che questo dado resti emarginato e  non venga quasi mai usato nelle mie partite di Pathfinder. infondo è un dado che ha una dignità come tutti gli altri

 

Morte Sovrana -incarichi a Lepistadt

Il processo alla bestia comincia possibilmente sotto i termini di peggiori auspici mentre continuano le nostre avventure di Pathfinder con la campagna Morte Sovrana

Dal diario di Reveria

Arrivati a Lepistadt abbiamo consegnato i libri del Professor Lorrimor ai loro nuovi possessori senza che io potessi riuscire a sbirciare i tomi riguardanti l’entità oscura a causa di quell’antipatica di Kayela.

Sono tornata all’Università con l’intenzione di riprendere gli studi ma ho scoperto che una statua era stata rubata quindi quello che doveva essere un pomeriggio di piacere in compagnia delle ex compagne della sorority è diventata un’invenzione sotto copertura assieme a Marvina.

La statua rubata rappresenta il saggio del mare e dalla descrizione grida al culto dei grandi antichi e degli abitatori del profondo.

Siamo poi venute a sapere delle altre  sciagure della città. In particolare del processo alla temibile bestia che era stata catturata directness. Un’orrenda creatura responsabile di stragi nel contado e anche del furto della statua.

Una sola occhiata alla temuta bestia mi ha convinta della totale innocenza di quella creatura deforme dotata di una scarsa intelligenza. Più che una bestia sembra una specie di golem di carne venuto male. Questa è l’ennesima prova dei limiti della legge umana e un’altra conferma che solo l’anarchia può portare alla vera libertà.

Fortunatamente il giudice della città nutre anche lei seri dubbi sulla colpevolezza di tale essere mostruoso e quindi ci ha ingaggiato per verificare le prove dei tre capi di imputazione contro la bestia.

Domani cominceremo le indagini, quindi è meglio che stasera io vada a trovare la mia adorata principessa con quattro braccia per una serata un po’ intima.

Soddisfazioni e gdr

Finalmente il lavoro sembra avermi lasciato un po’ di tempo libero anche se so che non durerà molto e spero di potermi prendere meglio cura del blog (proposito disatteso ormai da due anni, statistiche delle visite alla mano) ma almeno il gdr sembra portare soddisfazioni.

Sul piano ludico il mio interesse si è ormai interamente sposato da Warhammer ad Infinity e ne frattempo a tratti si continua a giocare a Pathfinder. Zomicide è fermo ma spero di riprenderlo in occasione dei carmini in festa.

Nell’ultima sessione ho fallito miseramente una sequenza strepitosa di tiri in combattimento nonostante la mia spada affilata che raddoppia le speranze di critico ma m sono tolto la soddisfazione di stracciare a fine partita l’accusa durante il processo alla bestia. Ho insinuato seri dubbi nei cittadini di Lepistadt sul fatto che la bestia sia davvero questo genio criminale. Il tutto grazie anche agli indizi di Marivina. Reveria è decisamente una macchina da guerra quando si arriva a politica, intrigo diplomazia e sotterfugi, peccato che in combattimento sia brava solo ad incassare.

Nel frattempo  diventata manifesta la mia devozione per Yog Sothtoth che come patrono del lunatici solitari sembra molto adatto al carattere poco equilibrato della protagonista. Come sussurratore di incantesimi è molto più adatto di Shub Niggurath per li background arcano della protagonista.

Domenica si gioca di nuovo e spero nei prossimi giorni di andare avanti con la cronaca della campagna.

Haunting of Harrowstone una valutazione finale

Il primo capitolo di morte sovrana ha posto i personaggi contro i non morti.

L’avventura premia indubbiamente i gruppi con paladini e chierici visto che le infestazioni sono vulnerabili sono dall’energia positiva e avere nel gruppo nessun personaggio con incanalare ha avuto il suo peso.

Per altro Reveria lanciava Distruggi non morti come se piovesse.

Il gruppo è formato da giocatori che si distinguono per due elementi: metà game ed interpretazione.

Ovvero spesso l’interpretazione ha lo scopo di dare ragione delle azioni che si vuole compiere a livello regolistico. Èlp inoltre stata dichiarata fin da subito come una campagna Horror e quindi siamo più interessati ad essere creativi nel crearci pare su cosa ci sarà dopo la prossima svolta che a fare gli eroi senza macchia e senza paura.

È quasi totalmente assente la parte strategica il che penalizza in avventure comunque pensate anche nell’ottica del combattimento strategico. D’altronde siamo tutti giocatori scafati che vengono dalle vecchie edizioni di D&D e sono passati a Pathfinder per le possibilità di personalizzazione e la maggior pulizia delle regole. Poi alle nove di sera non c’è molta voglia di essere strategici.

Il fatto che non si guadagnino XP per l’uccisione dei mostri fa si che prima di affrontare alcuni incontri si valuti se non si può aggirarli e non incentiva ad avere un focus sull’aspetto scontri.

La maledizione di Harrowstone è stata un buon inizio, vedremo cosa ci riserva la Bestia di Lepistadt. 

 

Non premiate i giocatori per il gioco di ruolo — Cronache del gatto sul fuoco

Segnalo questo interessante articolo relativo alla motivazione e l’interpretazione. Anche se non mi trovo totalmente d’accordo è indubbio che come sostiene l’autore i premi condizionino i comportamenti dei giocatori. Ad esempio attualmente stiamo giocando a pathfinder con una variante dell’esperienza in cui le uccisioni non danno xp. Morale della favola i combattimenti cerchiamo di evitarli.

Questo è la traduzione di un interessante articolo di Rotten Pulp, uno dei migliori blog old school che ringrazio per avermi dato il permesso per la traduzione. è un articolo provocatorio ma è allo stesso tempo cibo per la mente….. Nei primi giochi di ruolo non c’era nessun incentivo a interpretare: non c’erano infatti ne vantaggi ne bonus meccanici.…

via Non premiate i giocatori per il gioco di ruolo — Cronache del gatto sul fuoco

Morte sovrana – Arrivo a Lepistadt

Papà,

una volta lasciata Ravengro abbiamo proseguito fino  a Lepistadt per consegnare il libri del professor Lorrimor all’università. Il viaggio è stato tranquillo e da metà strada ci siamo aggregati ad un’altra carovana di viaggiatori.

Arrivati a Lepistad, Marvina si è messa al servizio della corte d giustizia locale e Kayela le sta dando una mano. Stanno cercando di scagionare un povero innocente vittima delle circostanze. Io penso che riprenderò i corsi dove li avevo interrotti e intraprenderò una carriera di fabbricante di oggetti magici, che dovrebbe darmi maggiore soddisfazione rispetto ala semplice scrittura di libri.

Anche se manteniamo un basso profilo stiamo ancora cercando di capire cosa sta facendo la via sussurrante che sembra essersi insinuata anche a Lepistadt.

Sogni d’oro papà ora devo rientrare nel mio corpo a Lepistadt

Come sempre molti dei fatti qui presentati potrebbero non corrispondere al vero. Non si accenna ad esempio all’incontro con la bestia di fase o al fatto che lavorare per il tribunale non è stata un’idea di Marvina e il caso su stanno lavorando non riguarda esattamente un povero innocente anche se vittima delle circostanze.

Deliri giocando a Morte Sovrana

Nonostante le seghe mentali dei giocatori facciano sì che il feeling delle partite di Morte Sovrana restino abbastanza cupe mentre si immaginano rogne e complotti peggiori della realà a volte escono comunque delle perle di saggezza.

 

La master descrive con sentimento la scena raccapricciante che si presenta ai giocatori nella sala di tortura di Harrowstone

Reveria annuendo in maniera assertiva: in effetti  un lavoro ben fatto.

 

Reveria: potrei provare a preparare una crema di bellezza con tutto questo sangue di strigi…

 

Marvina: a lei (Reveria)piace fare cose sconce con  tentacoli

Reveria: ti ho detto che mi fanno schifo i tentacoli da dopo quella volta che… cioè si tratta di cose… beh da dopo quella volta non riesco a sopportarli.

Kayella: allora se provi a scrivere una storia su di me che parlo con i caprimulgi ti cucinerò polpo tutti i giorni!

 

Reveria: col cavolo che cammino in questa palude con la mia armatura pesante e rischio di sprofondare nella melma sporcando mi tutta. Le prigioni di Harrowstone mi sono bastate in fatto si squallore.

Marvina: fatevi un ragionamento è una palude è tutto fuorchè profonda.

 

Reveria: che siniscalco insopportabile meriterebbe di essere bastonato

Kayela: se applicassi il tuo stesso ragionamento Reveria dovrei prenderti a badilate.

Reveria: mi domandavo perchè non lo avessi già fatto…

 

Programma per il futuro

Questa sera si gioca a Pathfinder e un’altro pezzettino dell’oscura storia di morte sovrana si dipanerà per l’orrore dei nostri eroi (ho scoperto che la quarta o quinta missione riguarda gli orrori del mytos e quindi l’hype sale ulteriormente)

Nel frattempo mi sono dedicato assieme con No’Akei a riorganizzare le scatole di Zombicide perchè si potesse spostarle senza l’uso di una carriola.

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Per prima cosa ci siamo liberati di tutta la plastica che per quanto bella nella scatola base non è pratica con tutte quelle espansioni.

Dopo aver raggruppato i mostri per tipo e aver fatto un po’ di prove e tentativi alla fine tutto è entrato in sole due scatole.

Morte sovrana- il viaggio a Lepistadt

Pare che finalmente la maledizione di non riuscire a finire la prima avventura dell’adventure path per Pathifinder di morte sovrana sia stata superata e nonostante i vari impegni di giocatori e master continuiamo a procedere.

Dal diario di Reveria.

Dopo un mese di attesa sono partita da quel buco di paese di Ravengro in cui non sono riuscita a sedurre nessuno durate il tempo di ozio e come sempre il viaggio e la vita da avventuriera hanno fatto disastri per i miei vestiti e i miei capelli.

Altra triste verità è che la mia “proficua” professione di scrittrice non ha fatto l’1% di quello che ho guadagnato saccheggiando rovine. Temo che non ostante gli inconvenienti del mestiere e la bassissima aspettativa di vita continuerò a fare la spada al soldo.

Il viaggio fino a Lepistadt è stato tutto meno che tranquillo, ci siamo imbattuti in una carovana di circensi il quali erano come minimo singolari, più probabilmente mutanti. Persone deformi e alterate di tutti i tipi. con lor c’era anche un bambino lupo e tre gemelle microcefale. Il mio genere di persone insomma.

Purtroppo una delle tre ragazze si era persa, ci proponemmo di cercarla ma la trovammo divorata da una orrenda bestia eterea capace di mimare la voce delle persone. Sto pensando che gli orrori che mi perseguitano da Harrowstone mi stiano ancora inseguendo.

Visti i pericoli della strada decidemmo di unirci ai circensi nel viaggio verso Lepistadt con mia grande sorpresa Marvina e Kayela si sono messe in un menange at trois con il direttore albino della compagnia circense.

Quanto a me ho passato gli ultimi tre giorni in compagnia di una splendida principessa del Vudrani (che proviene dall’Andoran) dotata di quattro braccia. peer la prima volta in 20 anni ho trovato una donna in grado di sorprendermi e che può insegnare da me molte cose a letto.

Decisamente ho l’impressione che potrò passare il tempo a Lepistad in maniera molto più piacevole che non a Ravengro dove tutti i tentativi di provarci con Kendra Lorrimor sono stati coronati da un profondo insuccesso.

Nel frattempo la mia sapienza nelle arti degli antichi e nella stregoneria arcana prosegue e sono riuscita finalmente ad imparare l’incantesimo di dardo incantato.

Buoni propositi

La biblioteca di Ravengro è molto spoglia di tomi magici, ma frugando fra le carte di padre Grimbarrow sono comunque riuscita a trovare interessati spunti per migliorare le mie capacità magiche, in particolare per approfondire la possibilità di fabbricare talismani del potere.

Se riesco a risparmiare abbastanza denaro potrei costruire un talismano per migliorare le mie capacità di incantatrice, in tutto questo vi è un solo problema, secondo quanto contenuto nei tomi che ho letto per poter riuscire a fabbricare questo e altri talismani di mio interesse avrei bisogno dell’aiuto di quell’antipatica Kayela.

I grandi antichi nel loro disegno perverso stanno indubbiamente cercando di prendersi gioco di me.

Ravengro

Fra una settimana lasceremo Ravengro per recarci a Lepistad e consegnare i documenti del professore ai sui colleghi dell’università. Io non ho ancora avuto modo di consultare il manuale sulla follia documentata e grazia a Kayela temo che neanche questa volta riuscirò a leggere la summa sulle aberrazioni.

Un’altr notte di preghiera, un’altra notte inginocchiata sui sassi del cortile di Kendra mentre con uno scudiscio mi percuoto la schiena. Il dolore che provo aiuta a rimettere ordine nei miei pensieri e chiamare le voci degli antichi e a risvegliare parte dei miei poteri che sento ancora latenti. La stregoneria che mi era stata promessa sta arrivando ma con incredibile lentezza… il sigillo degli antichi (antico simbolo di protezione contro le  energie negative) sulla mia coscia mi ha permesso di controllare l’energia positiva e il simbolo del gelo sul mio braccio rammenta la mia capacità di evocare il vuoto fra le stelle. La prossima stregoneria da imparare sarà il dardo incantato.

Sarei quasi tentata di andarmene e lasciare le altre tre ragazze a loro stesse, se le voci non mi ammonissero su quanto “sbagliato” sia il rituale che gli agenti della via sussurrante hanno commesso fuori dalle rovine di Harrowstone. Siamo legate dal destino noi quattro e sarebbe un grave errore ignorare il destino.

Shub Niggurarth rappresenta un’abbondanza gioiosa ed eccessiva, ma persino nelle sue incarnazioni più depravate e contorte produce sempre una vita per quanto barocca e deforme. Qualunque progetto abbia la via sussurrante non può in alcun modo essere contemplato negli schemi degli antichi.

E’ scocciante essere una profetessa, rimanere sempre inascoltata e non capire i significato delle proprie visioni.

Il mio unico rimpianto in quest’ultima settimana è stata la noia dell’inattività. dopo due settimane di crescente orrore fra le maledizioni e i fantasmi della prigione, essere passati improvvisamente ad un periodo di calma immota è altrettanto inquietante.

A parte la pubblicazione di un paio di libri sulle progenie stellari non ho fatto molto di utile e non sono riuscita a rimorchiare neanche un’amante. Anche se ho detto di aver lasciato quella parte della mia vita alle spalle la verità è che mi mancano le orge nei boschi in onore della mia dea.

Le considerazioni di Reveria in realtà non aggiungono alcun contenuto informativo alla cronaca della  campagna, ma sono un utile promemoria del motivo per cui in realtà lei segue il resto del gruppo nonostante le divergenze.

La maledizione di Harrowstone

Ciao papà, anche se questo è un sogno, volevo informarvi che sto cercando di impegnarmi per mantenere la retta via e non ritornare sulle mie pessime abitudini del passato.

No è un incantesimo, non puoi rispondermi.

Sono tornata a visitare il mio vecchi professore, il dott. Lorrimor solo per scoprire che è morto. Ho messo a buon frutto il vostro denaro procurandomi un’armatura per il viaggio, che subito ritenevo sarebbe stata solo un deterrente per evitare l’attacco dei malintenzionati ventre in più di un’occasione ha protetto la mia vita.

Ho dovuto persino imparare ad usare la spada di famiglia per difendermi dai morti viventi che infestano la zona.

So che in questo vi darò un dispiacere ma la mia venerazione per Shub Niggurath sta crescendo, assieme alle strane vie con cui lei si manifesta in me. Ciò fa parte della mia natura, anche se ancora non comprendo bene l’origine da cui scaturisce il mio potere ne cosa mi sussurrino nel sonno le voci degli antichi.

Ho conosciuto Cassandra, la nipote di Lorrimor, Khayela una druida assolutamente insopportabile che discende da una stirpe di silfidi dell’aria e Marvina un’investigatrice Tiefling. Tutte quante avevamo in comune di aver studiato con il professore.

Assieme abbiamo sventato l’orrenda maledizione degli spiriti di 5 antichi criminali che infestavano le rovine e stavano cercando di possedere le menti degli aitanti di Ravengro.

Come promesso sto cercando di astenermi dalle mie abitudini disdicevoli, per quanto abbia trovato estremamente attraente la figlia del mio professore, la povera Kendra.

Noto il tuo sguardo di disapprovazione ma ti prego di credere che sono cambiata e mi sto trattenendo dal dare sfogo alle mie passioni sadomaso.

In attesa di partire per l’università di Lepistad mi sto dedicando ad una proficua attività libraria e spero una volta arrivata nella città di potermi ritirare in isolamento e preghiera per proseguire la mia ricerca di una maggiore pace interiore e dell’accettazione per ciò in cui sto lentamente mutando, lasciando perdere questa breve parentesi di avventure, le quali per altro arrecano notevoli danni ai miei capelli e ai miei vestiti. Sto come vedi cercando di mantenere un basso profilo e non dare ulteriore scandalo alla famiglia.

Mi aiuterebbe moltissimo avere da te un prestito per acquistare le rovine di Harrowstone per mettere in piedi un’attività vinicola assieme con la figlia orfana di Lorrimor e il taverniere del villaggio. Abbiamo anche un uomo di fatica Jamal che è molto volonteroso sebbene non abbia tutti i pipistrelli nel campanile.

Riguardo alle cose serie pare che un antico culto denominato la via sussurrante sia riemerso a Ravengro e abbia sottratto dalle rovine lo spettro dell’antico carceriere della fortezza. Qualunque cosa spiga dei necromanti a rapire uno spirito non può essere nulla di buono.

 Quando ti risveglierai da questo sogno ti prego di mandarmi una missiva in riposta con tutta franchezza e di esaudire il mio desiderio per aiutare a sistemarmi.

Tornerò a trovarti quando arriverò salva a Lepistad.

E’ incredibile come a volte possa essere breve il resoconto di sei sessioni di gioco di Pathfinder. Finito il primo capitolo di Morte sovrana, domenica ci accingiamo a giocare il secondo.

Chiaramente questo è il punto di vista delle cose di Reveria, la quale potrebbe aver tralasciato alcuni dettagli, tipo l’aver ripreso a collezionare strumenti di tortura, il non aver perso le sue abitudini disdicevoli, il voler costruire un dungeon di piacere sotto la cantina vinicola, non aver menzionato di non aver ancora chiesto a Kendra e all’oste se voglio far parte di questa impresa commerciale, che la professione libraria consiste nello scrivere un trattato sulle progenie stellari ispirandosi all’anatomia di un centipiedi,  ecc…

D’altronde questo è un gruppo dedito a interpretazione e metagame, la seconda una cosa alla quale Pathfinder si presta bene, quindi perchè non creare anche una meta storia?

D’altronde Reveria è Caotico Neutrale e io le voglio bene così.

Giocare l’ira di Ashardalon nel 2016

Erano gli inizi del terzo millennio quando in corrispondenza dell’uscita della terza edizione di D&D venne pubblicata la cittadella senza sole, un’innocente avventura in cui un gruppo di avventurieri distruggeva un albero maledetto.

Ciò che all’epoca nessuno sapeva è che distruggendo la maledizione si sarebbe liberato un terribile vampiro, il che avrebbe messo in moto ancora una volta una serie di eventi che avrebbero innescato ancora una volta l’ascesa del temibile Ashardalon .

A sedici anni dall’uscita del primo modulo ora mi ritrovo ancora una volta a pianificare una visita alla cittadella senza sole, nella speranza di continuare la campagna almeno fino all’ascesa del temibile vampiro Gultias (il quale ha la tendenza con il suo raggio di morte di uccidere almeno un pg del gruppo) con l’idea di far provare Pathfinder ad un gruppo di quindicenni.

Il gruppo dovrebbe essere composto  da un nano, che spero vivamente di convincere a  comparsi un’ascia e fare il mago guerriero, uno stregone e un chierico , il quale ha bisogno di essere migliorato un po’ nel fisico perché il nano pesta più di lui. La fidanzata presumibilmente giocherà un inquisitore per dar man forte e la squadra sarà completata da Mepo, il PNG custode di draghi coboldo, probabilmente in versione ladro.

Rispetto alle volte precedenti ora ho miniature a sufficienza per tutti i tipi di incontri e svariati set di plance quindi giocare sarà probabilmente un’esperienza più coreografica ed avvincente.

Nel frattempo ignaro al gruppo Ashardalon trama nell’ombra…