Vostra grazia,
vi scrivo questa missiva urgente perché potreste trovarvi in grave pericolo. Ho scoperto che il villaggio di Fattocchie è infestato da un branco di cani idrofobi. I problemi vanno avanti da almeno una generazione ma negli ultimi giorni le cose sono peggiorate e questa notte i cani hanno ucciso un uomo.
Ero arrivata al villaggio verso sera, dopo aver lasciato il vostro castello nel pomeriggio. Spero che mi scuserete se a differenza di Ofelia non sono riuscita ad apprezzare i versi di Rowena, la vostra poetessa proveniente dalla Tribannia e l’ho offesa con alcuni sbadigli, ma sono più portata per l’arte della spada che per quella del canto.
Vi pregherei inoltre principessa di non essere così esplicita nei suggerimenti su cosa sarebbe opportuno che facessi con Ofelia. Certi vostri consigli a volte mi mettono veramente in imbarazzo.
L’accoglienza al villaggio di Fattocchie è stata alquanto fredda e scortese. La maggior parte degli abitanti sembrava aver acquisito l’abitudine di evitare abitualmente gli stranieri, il che mi era parso alquanto inusuale per un luogo che si trova su una delle principali vie che conduce alla Sacra Città di Maro.
La diffidenza nutre radici antiche in fatti di sangue abbastanza scabrosi che hanno coinvolto le famiglie dei Colonna e dei Vescovi. Un secolo fa era stato combinato un matrimonio fra Anna Colonna e Bruno Vescovi per cercare di ricomporre i dissidi fra le due famiglie.
Bruno accettò la cosa di malgrado mentre Anna vi si oppose e la sera prima delle nozze tentò di fuggire. Michele, il fratello di Bruno la sorprese mentre scappava e Anna lo accoltellò.
Bruno pazzo di rabbia scatenò i cani contro Anna e la inseguì fino nelle paludi. Quando tornò disse che Anna era caduta nelle sabbie mobili e non vi era stato modo di aiutarla.
Da allora la faida riprese ancora più aspra e ad oggi un solo membro delle due famiglie, Bruno Colonna, è ancora vivo e risiede nella vecchia magione in rovina ai piedi della Collina del Grifone.
Tutti dicono che non si debba assolutamente avvicinarsi al castello in rovina che si trova sulla sommità della collina e che sarebbe maledetto.
Provo un po’ di compassione per la sorte di Anna, ennesima pedina nei complotti familiari a cui io stessa rischio di essere soggetta.
Al di la di questi episodi tragici, come vi dicevo il villaggio ha problemi sempre più frequenti con i cani selvaggi che infestano le colline e le paludi della zona. I cani naturalmente vengono di norma avvistati nella zona della Collina del Grifone.
Questa notte per la prima volta hanno aggredito un uomo e gli abitanti del villaggio stanno preparando una ronda.
Per quanto la cosa non mi piaccia ora sto per recarmi anch’io con i villani per cercare i cani. Ho una brutta impressione su come potrebbe finire un gruppo di contadini armato di forconi e disperso nella notte, ma ogni tentativo di mettere un po’ di senno nella crapa del balivo non sembra avere effetto.
Torax mi accompagnerà anche se ha sbuffato imprecando sul fatto che lo interrompo ogni volta che lui riesce a rimorchiare una cameriera da portarsi a letto.
Devotamente serva vostra,
vi porgo le mie umili scuse se nella giornata di oggi
vi ho in qualsivoglia modo offeso o
messo in imbarazzo con i vostri servitori.
Camelia Farnese.
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