sono rimasta due giorni accampata fuori dalle porte di Maro in attesa che i soldati con cui avevo stretto un patto prima di uscire dalla città rispondessero al mio segnale e mi facessero entrare da una piccola pusterla laterale sulle mura della città eterna.
Mi fa un po’ strano tornare, ma ho promesso che mi sarei occupata di Chardath Stregazza e voglio dare a quella megera ciò che merita.
Quando incontrai il fidanzato di Sharill che per primo mi aveva chiesto di indagare sui misteri del villaggio di Cuore di Luna, non ebbi il coraggio di raccontargli la verità sulla donna che amava. Gli dissi che Sharill ora stava bene, ma il servizio della dea Selene l’aveva molto cambiata e mi aveva detto di non avere più posto nel suo cuore per l’amore terreno.
Anche se avevo cercato di entrare in città con segretezza venni comunque intercettata da alcune guardie troppo zelanti presso la Piazza dell’Arcilegione. Mostrare la testa imbalsamata del vampiro che avevo ucciso mi permise comunque di guadagnare un po’ di tempo e far si che il consiglio delle stirpi fosse disposto a rivedere la mia posizione di esiliata.
Riuscire ad essere riammessa nell’Urbe avrebbe comunque richiesto parecchia corruzione e ora come ora ero scarsa di denaro.
Devotamente serva vostra
Camelia Farnese
Continua…
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Poi dicono che imbalsamare la testa dei nemici non paga…