Ogni tanto su internet si possono trovare alcune piccole perle. Di recente ho scoperto un nuovo gioco di ruolo molto interessante come idee anche se troppo minimalista per i miei gusti.
Citando il Blogger che me lo ha fatto scoprire :
“Into The Odd” il gioco di ruolo survival horror di Chris McDowall che cela nelle sue 24 pagine formattate precariamente ed illustrate alla buona, un gioco solido ed elegante nella sua semplicità.
Il gioco è ambientato in un mondo settecentesco che sotto molti aspetti somiglia al nostro ma che tende a differire per alcuni subdoli aspetti inquietanti rendendolo un gioco tendenzialmente horror.
All’inizio dell’era industriale avventurieri e predoni vagano per i molti luoghi ancora inesplorati del mondo alla ricerca di potenti reliquie del passato dotate di straordinari poteri. Reliquie che a volte compaiono da sole dal mare e altre volte invece sono dotate di una volontà propria. Reliquie che con buona probabilità sono il frutto di una precedente epoca ad elevata tecnologia o costruzioni aliene, ma che molti nel mondo di gioco potrebbero anche chiamare magia.
Generalmente le reliquie sono difese da robot, golem o dalle più disparate aberrazioni e si trovano in luoghi alquanto inquietanti ma che comunque stonano sempre volutamente con l’ambiente settecentesco che fa da contorno, dopo tutto si è usciti dai rassicuranti confini del quotidiano per avventurarsi nel bizzarro.
Poi ci sono le mega città, che naturalmente costruite sopra a vecchissimi tunnel e cunicoli e i culti Astrali che possono andare da qualsiasi setta guidata da un imbroglione fino ai servitori di una intelligenza artificiale o agli adoratori di divinità aliene.
Come ogni buon gioco horror e con l’aiuto del suo approccio D&D vecchia maniera Into The Odd da la possibilità al giocatore di porsi parecchie domande sul mondo in cui si trova mano a mano che viene posto difronte all’inaspettato e offre in genere molte poche risposte. Se uno non è un tipo introspettivo il gioco funziona comunque benissimo anche come un hack and slash particolarmente mortale.
Il gioco nella sua semplicità da dei buoni spunti ed ha molte tabelle di generazione casuale, ancora di più sono disponibili nel sito dell’autore, però personalmente preferisco altri regolamenti di gioco meno Old School, anche se possiamo definirlo un gioco ben sopportato.
Visto l’approccio estremamente leggero alle regole il materiale è utile anche per essere utilizzato con altri regolamenti più generalisti.
Si potrebbe giocare ad esempio utilizzando Savage Worlds con le regole per la Scienza Folle oppure con l’accoppiata Pathfinder e Technology Guide, magari con le regole per l’E6 per farlo più low magic.
È del materiale che potrebbe fornire un interessante approccio anche a Planescape.
Qui è disponibile una traduzione in Italiano.