Salimmo ancora nella torre del castello e trovammo la biblioteca della Famiglia Stregazza. Ci parve il luogo migliore per iniziare la ricerca del libro che desiderava Chardath. La ricerca ebbe successo, ma venne bruscamente interrotta dall’arrivo di Kaladrath mezzo pazzo. L’uomo urlò strani vaneggiamenti su di una donna di nome Marilissa e fece per attaccarci, salvo poi urlare e scappare via.
Provammo a inseguirlo ma ci perdemmo e finimmo invece nella camera di una donna dove assistemmo all’ennesima apparizione spettrale. Una donna in camicia da notte venne svegliata da Kaladrath, che la chiamò Marilissa. I due scesero assieme in un sotterraneo e lui la sgozzò al di sopra di una bara su cui giacevano i resti scomposti di una creatura, quando i resti si ricomposero dalla bara uscì la donna che conoscevo come Chardath.
La scena sparì e Marilissa ricomparve davanti a noi. La ragazza ci spiegò che suo fratello l’aveva uccisa con un pugnale stregato per risvegliare l’antenata della famiglia da cui sperava di avere in dono dei poteri magici, mentre si ritrovò ad essere beffato dalla bisavola che lo derise e lo scacciò.
Non contento, il fratello aveva poi stretto un patto con un djinn malvagio per rubare parte dei poteri della donna ed era poi tornato al castello per prenderne possesso.
Marilissa era destinata a rimanere intrappolata nel castello come uno spirito fino a quando il fratello non fosse morto.
Ora scenderemo nelle cripte per trovare l’arma con cui venne uccisa Marilissa e poi in qualche modo tenteremo di fermare Kaladrath e la sua bisnonna, non so nemmeno io se sperare che il Signore Senza Tempo ci possa essere d’aiuto. Mi domando se questi eventi siano un segno della Sua volontà che io continui a combattere il male e la stregoneria, o solo una tragica beffa del destino.
Una parte di me mi dice sono stufa di questa vita di inutili scontri volti a disfare maledizioni, mentre un’altra agognerebbe solo di legare Chardath ad un palo e darle fuoco salmodiando preghiere in onore del Signore Senza Tempo.
Questo è il mio ultimo piccione, spero di darvi notizie a breve quando tornerò in un luogo civilizzato.
Devotamente serva Vostra,
Camelia Farnese.